Creava profili falsi su Facebook e poi diffamava: donna denunciata dalla polizia di Latina



Una donna di Venezia è stata denunciata dopo le indagini condotte dalla polizia postale di Latina, che hanno accertato che creava profili falsi spacciandosi per altre persone.

Ecco l’intera notizia, dall’edizione di oggi 22 ottobre 2011 di Latina Oggi:

 


Creava profili falsi spacciandosi per qualcuno, utilizzava le varie identità per diffamare, diffondere notizie false e anche fotografie con spiacevoli commenti. Lei, una 35enne residente nella provincia di Venezia, (D.V. queste le sue iniziali) è stata rintracciata ed identificata grazie ad un’attività di indagine complessa portata a termine dagli agenti della polizia postale di Latina. Le denunce si erano concentrate ad agosto e settembre: le parti offese del capoluogo, vedendosi diffamate su un noto social network, avevano segnalato l’accaduto alla polizia. Grazie alle ricerche della squadra informatica della sezione di Latina, gli agenti hanno raccolto tutti gli indizi utili per arrivare alla presunta autrice che è stata, quindi, segnalata alla Procura della Repubblica di Latina con l’accusa di diffamazione, molestie e violazione della legge sulla privacy. Nello specifico- come fanno sapere gli investigatori- non si trattava di un furto di identità, «piuttosto la donna, dopo aver creato tre profili, di cui due ricond u c i b i l i a d identità maschili, mentre un altro con i dati facenti riferimento ad una delle parti offese, tutti con elementi personali non rispondenti al vero…aveva iniziato usando questi profili a diffamare ed ingiuriare, nonchè divulgare foto e commenti dei malcapitati costretti per tali fatti a presentare formale querela». Come emerge anche nell’ulti – mo rapporto regionale sulla criminalità, quello dei reati informatici, appare come una fattispecie di grande incidenza nei nuovi orizzonti tecnologici. Basta analizzare alcuni dati per rendersene conto. Solo nel comune di Latina nel 2010 sono stati denunciati 36 delitti informatici, nel 2008 si arrivava a malapena a 7. Un crescendo che ha interessato comunque tutta la provincia: se nel 2006 si erano registrati appena cinque casi, nel 2010 siamo passati a ben 50 denunce presentate negli uffici. E nella maggior parte delle circostanze si tratta di «mitomani» o hacker che si divertono a rubare profili per poi in qualche modo appropriarsi delle generalità oppure servirsene con uno scopo ben preciso e doloso, vale a dire quello di arrecare dei danni anche morali alle parti offese. La normativa non aiuta, non appare al passo con i tempi, perché all’orizzonte si profilano una varietà di violazioni, anche in materia di privacy, in costante mutazione ed evoluzione. Da qui anche la difficoltà, da parte degli agenti specializzati, di arrivare sempre ad un responsabile. Proprio per tale ragionefanno sapere dalla polizia postale- appare opportuno ricordare che l’utilizzo di social network come facebook «impone a coloro che ne fanno uso di prestare la massima attenzione nel divulgare dati personali ( nello specifico foto di minori) che potrebbero essere indebitamente utilizzati da malintenzionati e nell’avere la giusta diffidenza nel dare fiducia a persone che di fatto non si conoscono e che in molti casi, fornendo false generalità in rete, agiscono commettendo reati di varia natura».

 

[fonte: latinaoggi.net]

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