Dimissioni Berlusconi, le prime pagine dei quotidiani italiani

Il titolo de ‘Il manifesto’ e di altri quotidiani, dopo la notizia delle dimissioni di Berlusconi
All’indomani delle dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio, ovviamente i quotidiani di tutto il mondo riportavano la notizia della fine del governo Berlusconi.
Sorvoliamo sugli sfottò , del tipo ‘fim do bunga bunga’, o ‘ciao Amore’, come titolano alcune testate giornalistiche estere, e vediamo invece le prime pagine dei giornali italiani di oggi.
Tra i più sobri nel dare la notizia c’è il Messaggero, che si concentrano sul fatto che Berlusconi ha rassegnato le dimissioni e che al suo posto ci sarà Mario Monti. Sulla stessa falsariga il Mattino, che intitola ‘L’addio di Berlusconi, è l’ora di Monti’.
La Repubblica si concentra sulla folla radunata in attesa della notizia delle dimissioni del premier (“Berlusconi lascia, la piazza in festa”), mentre la Stampa non parla di festa, ma di “fischi e insulti dalla folla. Il Cavaliere: staccheremo la spina quando vogliamo”).
Il Corriere è l’unico a non nominare direttamente Berlusconi nè nel titolo, nè nei sottotitoli, e nemmeno usando una sua foto, ma parla solo di Monti (“il PDL è diviso e frena sul Governo Monti”).
Più schierato contro è Il Fatto Quotidiano che mette una foto composta della folla davanti al Quirinale: “Finalmente se ne va ma ricatta Monti”, e al lato l’elenco degli slogan del Cavaliere, con la firma di Travaglio, come a ripercorrere gaffes e falsità degli anni di B. in politica.
Nella sinistra estrema compaiono le due parole a caratteri cubitali del Manifesto: “Mai più”, e dietro una foto grande di Berlusconi con gli occhi chiusi, come se fosse morto.
L’unità parla di “Liberazione”, utilizzando la bandiera italiana, mentre Liberazione mette una foto sbiadita di un Berlusconi sconsolato e titola ‘TraMonti’ e parla di chiusura di un ‘era politica. “La resa di Berlusconi archivia il sultanato che ha imperversato sull’Italia per quasi un ventennio.”
Anche per la Lega “finisce un’epoca”, ma sottolinea che non è d’accordo con il nome di Monti e andrà all’opposizione. Foto grande di Maroni, Bossi e Calderoli e la scritta ‘a difesa del Nord’, bianca su sfondo verde, tipici colori ‘padani’.
I giornali di Destra, vicini a Berlusconi, ovviamente non usano mai i termini ‘sconfitta’ per il Cavaliere, e concentrano la loro attenzione su Monti, definito da Il Giornale ‘Il Precario’.
Libero, quotidiano berlusconiano, ci va giù pesante e avverte i suoi lettori con il titolo ‘occhio al portafogli’. E continua ” ci aspettano tagli pesanti e una patrimoniale che ci sfilerà di tasca il 2% dei risparmi”. Nessuna vignetta satirica, a differenza delle altre volte.
Molto arrabbiato il Secolo XIX, che in maiuscolo titola “La democrazia va in soffitta” e dietro mette una foto con seggi del parlamento vuoti”. E si schiera contro la Rete “Il voto non conta più nulla, le contestazioni globali sono un circo. L’informazione la fanno i blog.”
Ecco la fotogallery con le immagini delle prime pagine dei quotidiani del dopo – dimissioni di Berlusconi.
Per terminare, una curiosità. Il 12 novembre, giorno delle dimissioni di Berlusconi, è una data dal significato negativo anche per Napoleone. Il 12 novembre 1796 Bonaparte fu sconfitto nella battaglia di Caldiero, vicino Verona.
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