Gaeta senza bandiera blu anche nel 2012 per colpa della poca differenziata

Gaeta non avrà la bandiera blu 2012 perchè non fa la differenziata, dice l’assessore Salone
Gaeta perderà, con una buona probabilità, la bandiera blu anche l’anno prossimo, nel 2012. E’ ciò che teme l’assessore all’ambiente del Comune di Gaeta, Antonio Salone, che, intervistato nella trasmissione ‘Vicolo Stretto’, della telestreet gaetana Tele Etere Golfo, annuncia la brutta notizia.
Gaeta nel 2011 non riuscì a conquistare la bandiera blu a causa del mancato raggiungimento del limite minimo di raccolta differenziata, attestato al 10%.
Dopo la batosta di quest’anno, comunque, a Gaeta evidentemente poco si è smosso perchè, a causa dello stesso motivo, la cittadina balneare dell’omonimo golfo resterà senza bandiera blu anche nel 2012.
Salone, nel suo discorso, parla di un innalzamento della soglia della differenziata dal 10 al 15%. Ed è proprio tale ‘inasprimento’ dei criteri di selezione della FEE (Foundation for Environmental Education, l’organizzazione non governativa che seleziona i comuni balneari che si fregeranno della Bandiera blu), che ha fatto allontanare per Gaeta anche per il 2012, la speranza di ottenere l’importante riconoscimento, dato ai comuni balneari che hanno acque pulite, e mettono in atto iniziative importanti per l’ambiente.
Gaeta, dunque, resta poco virtuosa dal punto di vista della raccolta differenziata, superando di poco il 10% della raccolta totale (livello molto basso, se paragonato con molti altri Comuni italiani, ma non riuscendo a raggiungere il 15.
Nel video in calce a questo post, a partire dal minuto 58′, Antonio Salone preannuncia che per il futuro i criteri per accedere alla bandiera blu saranno sempre più selettivi: la soglia della differenziata salirà ancora (portandosi al 20%), e saranno previsti anche misure orientate alle energie alternative, come il fotovoltaico.
Più avanti, sempre nel filmato, (tra immagini di repertorio con bidoni stracolmi di rifiuti, per ampliare la gravità della situazione) sono state raccolte testimonianze di cittadini di Gaeta intervistati per strada: solo alcuni hanno rivelato di separare l’umido dalla carta, dalla plastica e dal vetro e di gettarlo negli appositi bidoni. Molti hanno risposto che non fanno la differenziata, per abitudine o pigrizia, e altri che aspettano la raccolta casa per casa (come avviene in altri comuni del sud pontino). Alcuni tra gli intervistati sottolineano che a Gaeta mancano totalmente i cassonetti per la raccolta dell’alluminio, e altri giurano di aver visto raccogliere tutto (differenziato e non) nello stesso camion, vanificando ogni sforzo di separazione.
Sulla futura raccolta porta a porta l’assessore Salone è molto esplicito: “i cittadini ci bestemmieranno”. La raccolta porta a porta richiede spazio, richiede pazienza (sopportare di tenere in casa rifiuti, perchè la raccolta è programmata nei vari giorni della settimana), e per stabilizzarsi, richiede anni. All’inizio ci sarà molta confusione, con residenti in alcuni quartieri che cercheranno di buttare l’indifferenziato ‘di nascosto’ in altri, e così via.
Salone infine, confessa di aver avuto in passato un malcostume di alcuni cittadini itrani, che vengono a Gaeta per lavoro, e che non fanno la differenziata e buttano nei cassonetti di Gaeta, contribuendo dunque a peggiorare i tristissimi dati sulla raccolta differenziata.
loading...