Grafico prezzi benzina 2011: in un anno aumento del 20%

aumento dei prezzi della benzina
Un po’ come mi sono dilettato a fare l’anno scorso, anche quest’anno vi propongo il grafico dei prezzi di benzina, relativo all’anno 2011, appena terminato.
Si tratta di un personale grafico, realizzato da Excel, dove annoto personalmente, dopo ogni rifornimento, data, luogo, soldi spesi e prezzo della benzina al litro, per verificare quanto spendo all’anno con la mia utilitaria: qui riporto solo i dati che si riferiscono all’andamento dei prezzi della benzina in un distributore abbastanza ‘economico’, che ha solo il fai da te, che permette risparmi di svariati centesimi al litro rispetto ai concorrenti.
Puntualmente, riguardando la tabella in Excel dell’anno precedente, mi meraviglio dell’abnorme aumento del carburante, adeguandomi di volta in volta ai nuovi prezzi. All’inizio del 2011 mi pareva eccessivo che un litro di benzina costasse più di 1 euro e 40 (con un aumento di quasi 20 centesimi in un anno, ovviamente facendo riferimento sempre a quel distributore economico), oggi invece, all’inizio del 2012, mi sono assuefatto a vedere 1,7 come prime cifre del prezzo della verde.
Nel 2011 l’aumento dei prezzi è stato gigantesco: da 1,369 euro al litro (6 gennaio 2011) si è arrivati ad una punta di 1,65 euro (ripeto, prezzi un po’ più bassi della media nazionale, cerco di risparmiare quanto più posso sulla benzina) di dicembre dello stesso anno, ovvero il 20,525% in più, ben 29 centesimi in più al litro. Pazzesco.
E questo è niente. Già ora si registrato, a livello nazionale, picchi superiori a 1,8 euro al litro, per cui, facendo due calcoli, con certezza matematica prima della fine del 2012 si sfonderà, per la prima volta nella storia economica del Paese, quota 2 euro al litro.
Ma gli aumenti per l’automobilista non finiscono qui: a pesare sulle tasche di chi, per lavoro o in generale per necessità, non può fare a meno delle 4 ruote c’è anche l’aumento del bollo auto (nella Regione Lazio, ad esempio, c’è stato un aumento del 10%), e l’aumento dell’assicurazione.
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