Analisi matematica 4, la consapevolezza della maturità accademica

L’ultima analisi matematica: Analisi 4 (ingegneria Cassino)
Uso sempre, o quasi, dei titoloni un po’ esagerati quando scrivo, su questo mio blog, un mini- resoconto su un esame universitario appena superato.
Cosa che faccio sempre più raramente, oramai: dai due (anche tre) esami a quadrimestre che riuscivo a superare, nei bei tempi di studente a tempo pieno e con voti (scusate la megalomania) brillanti, sono passato a dare un esame ogni sei mesi, se tutto va bene.
E più vado avanti, e più mi rendo conto che effettivamente mi sto trascinando, come un Dorando Pietri al traguardo della laurea, per ora ancora lontana.
Suvvia, lo ammetto, sono uno, come dice il viceministro Martone, di quelli sfigati che ha superato abbondantemente i 28 (mi sto avvicinando ai 30) e ancora non ha il pezzo di carta in mano, quello della specialistica intendo.
Suppongo che la sua è una provocazione amara, ma non ha tutti i torti, anche se mi pare più una versione moderna del vecchio slogan ‘bamboccioni’, piuttosto che una approfondita analisi della realtà universitaria.
Martone, tra l’altro, senza voler trovare a tutti i costi una scusa credibile da opporre alla sua tesi, avrebbe dovuto quantomeno mettere sul piatto le attitudini e capacità degli studenti, e confrontarle con la difficoltà degli studi, la parziale o totale incapacità di seguire adeguatamente nozioni ostiche, professori che magari alla lavagna spiegano male e troppo velocemente, libri scritti con i piedi.
Ostacoli quasi insormontabili, che ti allontanano sempre di più dal tanto agognato pezzo di carta. E intanto il tempo passa, ti vedi circondato da colleghi sempre nuovi, sbarbatelli freschi di diploma, quando vai per l’ennesima volta a tentare di superare l’esame scritto di analisi.
Già, l’analisi. Quasi ho perso il conto di quante ce ne sono, nei vari esami di ingegneria, anche se non si chiamano propriamente analisi, ma sono mascherate da altro nome, il succo è quello: formule e dimostrazioni.
Per fortuna è l’ultima volta. Analisi matematica 4 è la mia ultima analisi matematica, l’ultimo esame che prevede uno scritto e un colloquio orale, l’ultima volta che devo scrivere e discutere di trasformate di Laplace, integrali doppi, lemmi e proposizioni, norme di funzioni, disuguaglianze varie. L”ultima volta che vedo formule e mi domando il perchè di tutta quella matematica.
Avrei dovuto farlo da tempo, questo esame. Ma, almeno com’era organizzato il vecchio ordinamento, quello a cui appartengo io, eri di fronte ad un bivio: scegli un corso, seguilo decentemente (sbobinando a casa) e fai l’esame subito, altrimenti rischi di impallarti e di non fare niente.
Io la mia scelta la feci, a suo tempo, per cui questa analisi, con un prof. che parla a mitraglietta e che ti costringe a chiedere di ripetere ciò che ha detto ogni due secondi, la seguii passivamente, ricopiando le formule scritte alla lavagna sui miei tre quadernacci.
Ora, a distanza di anni, l’ho ripresa. Nel frattempo cambiano studenti e persino programmi da studiare. Ti senti quasi un intruso, sai che quell’esame lo devi superare, turandoti il naso, senza guardare indietro. Alla fine, tra colpi di fortuna (mi capita un esercizio di teoria del vecchio programma, quello che ho studiato io), e colpi di sfortuna (prof troppo meticoloso, mancanza di tempo allo scritto per completare gli esercizi), è un 24.
Dieci voti persi rispetto alla media, nei soli ultimi due esami: quasi un’infamia se confrontato con i vecchi voti.
Ma dopotutto, meglio non pensarci. Ora il tempo per sgombrare la mente, e poi il percorso finale, ultimo esame-tesi-laurea. Tutto dedicato alla programmazione, perchè, come scrissi a suo tempo, questo è quanto ti tocca se sei ingegnere delle telecomunicazioni, in Italia.
Per approfondire: un ottimo link ad un pdf di analisi complessa e integrali di Lebesgue è disponibile cliccando qui.
loading...