RC auto vietata ai napoletani: il razzismo delle assicurazioni per colpa dei soliti furbetti

Assicurazione auto vietata ad un ragazzo perché è nato a Napoli
E’ polemica a Venezia dopo che una società di assicurazioni si rifiuta di fare un preventivo rc auto ad un cliente, un ragazzo di 26 anni.
La colpa della discriminazione? La città di nascita del ragazzo, Napoli.
Il 26enne ha un regolare lavoro da più di sei anni e ha la residenza nel Nord già da diverso tempo, ma per la società Itas di Mirano, a cui il ragazzo si è rivolto per stipulare un contratto di assicurazione auto, non è sufficiente.
Per chi è nato al Sud e vuole sottoscrivere una polizza Itas a Mirano- scrive il Gazzettino – esisterebbero, stando alle spiegazioni fornite, esisterebbero solo due possibilità: essere residente al Nord da almeno sette anni (non sei o otto: sette) o avere un parente noto alla compagnia e con essa già assicurato da anni. Altrimenti niente da fare.
Il motivo di questo assurdo comportamento sta nel fatto che la società nel passato ha subito delle truffe per colpa di alcuni clienti meridionali, in particolare provenienti da Napoli.
Non è la prima volta che le assicurazioni si comportano in questo modo, gonfiando a dismisura le tariffe per i napoletani, allo scopo di evitare possibili problemi a causa di furbetti.
L’unico elemento che dovrebbe essere considerato dalle assicurazioni per stipulare una polizza è la classe di provenienza e la provincia di residenza (quest’ultima perchè a seconda delle zone c’è un certo tasso di incidentalità variabile), non quella di nascita. Se uno è nato a Napoli però è in prima classe, è sicuramente meglio di un trevigiano che è in quinta classe.
Invece, a causa di mentalità limitata e razzista, nascere al Sud ed in particolare a Napoli è considerata una colpa grave, un’onta che porta al dileggio e alla discriminazione.
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