Riforma Monti: Inpdap e Enpals insieme in un Super Inps

Con la nuova manovra Monti Salva Italia nasce il Super Inps: con il nuovo decreto legge il Governo ha deciso di fondere gli enti previdenziali Inpdap e Enpals all’interno dell’unico ente Inps.
Il motivo di tale accorpamento è da ricercare in un abbattimento dei costi della spesa pubblica, in vista del raggiungimento dell’obiettivo del pareggio del bilancio entro il 2014.
L’Inpdap, lo ricordiamo, è l’Istituto Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica, nato con l’obiettivo di gestire le pensioni degli ex dipendenti statali e ministeriali;
l’Enpals è lEnte Nazionale di Previdenza e Assistenza per i lavoratori dello spettacolo, ma garantiva le pensioni anche ai professionisti dello sport.
Accorpare questi due enti nell’Inps, attribuisce a quest’ultimo il ruolo principale di riferimento per tutti i lavoratori italiani sia che siano subordinati, pubblici, autonomi o professionisti.
Con il decreto di Dicembre 2011 l’Inps diventa Super Inps, un colosso che aggiunge ai suoi 25.500 addetti altri 7mila dipendenti in arrivo da Inpdap e circa 350 da Enpals. Soprattutto, arrivano in Inps, circa 2,6 milioni di pensionati iscritti all’Inpdap e altri 3,5 milioni di lavoratori, vale a dire tutto il mondo del pubblico impiego; mentre dall’Enpals arrivano circa 300mila iscritti attivi e 60mila pensionati.
Tutto questo per ribilanciare un fardello che arriva a 13 milioni di euro, ereditato in sostanza dall’ex ente previdenziale per i dipendenti pubblici, derivanti dai vari blocchi del turn over, che hanno comportato la riduzione del numero degli iscritti, nonché l’aumento delle richieste di mutui e prestitiInpdap che hanno incisivamente aumentato le uscite.
Tra queste forme di finanziamento a tassi agevolati molto richieste c’è la cessione del quinto Inpdap, la cui durata è al massimo di 120 mesi ed è riservata ai dipendenti pubblici che non hanno fatto ricorso ad altri prestiti ancora da rimborsare.
Sono quindi necessarie contromisure celeri per far fronte a tale squilibrio finanziario senza intaccare il patrimonio dell’Inps.
Comunque sia, i problemi finanziari non saranno i soli ostacoli di un accorpamento di così grandi dimensioni, che dovrà farsi carico nei prossimi mesi di una complessa integrazione di procedure informatiche e archivi, oltre che dei sistemi organizzativi.
La nascita di un super ente di tali dimensioni è un’impresa senza precedenti: nei Welfare europei non esistono sistemi simili all’Inps. In Francia ci sono otto enti che fanno quello che in Italia fa l’Inps, in Germania ce ne sono sei.
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