Casertani e napoletani incivili: strunz.me, il sito moralizzatore nell’era del web 2.0

Strunz.me, il nuovo sito che sensibilizza a non essere incivili tramite video virali divertenti
Partiamo con una premessa: la maleducazione non può e non deve mai essere considerata prerogativa di un certo popolo, o di abitanti di un certo Comune o Provincia.
Se focalizziamo la nostra attenzione in Italia, ci saranno incivili anche tra i milanesi, così come tra i calabresi, tra i campani ma anche tra i veneti. Ecc.
Però attenzione. Se si ragiona esclusivamente in tal senso, si rischia di essere troppo buonisti, e di perdere di vista l’argomento.
C’è una differenza enorme tra Nord e Sud. In media. Ve lo dice il sottoscritto, meridionale (precisamente del centro sud), proveniente da Gaeta, una città a metà strada tra Roma e Napoli.
In media (sottolineo, in media) al Nord c’è maggior senso civico. Che vuol dire rispettare le leggi, perché è l’unico modo di rispettare gli altri. E quindi, come un effetto boomerang, significa anche anche avere il rispetto dagli altri. Sic et simpliciter.
Qui al Sud, sempre con le relative eccezioni, prevale l’interesse del singolo piuttosto che quello della collettività. Complice un sistema di controlli deficitario, si vive mettendo in pratica il famoso detto ‘se il gatto non c’è, i topi ballano’. Crediamo, noi meridionali, di essere più furbi, saltando code, non pagando il biglietto e buttando la carta per terra dove capita, ma non capiamo che in realtà per questa microscopica sensazione di libertà i primi a rimetterci siamo proprio noi, perché dobbiamo sopportare il disagio (rumori molesti, sporcizia, rallentamenti, caos, aumenti di tariffe) dovuto al moltiplicarsi della stessa identica azione (contro le regole del buon senso civico) esercitata dagli altri.
Ci rifugiamo nell’alibi di ‘Ma sì, che fa, gli altri fanno così, lo faccio anche io’. Ecco, appunto.
Allora non lamentiamoci se le cose non vanno, qui alle latitudini italiche basse. Anche perché per cambiare davvero occorre la fattiva collaborazione di tutti.
Nell’epoca del web 2.0 un team di professionisti del marketing hanno creato www.strunz.me , un sito che, sfruttando la popolarità e l’effetto virale dei social network, tramite campagne guerrilla e manifesti cerca di sensibilizzare i cittadini a rispettare le regole, un po’ come facevano, i siti uribu.com, evasori.info e altri di cui abbiamo già parlato, a proposito della tematica dei disservizi e delle evasioni fiscali.
Il sito strunz.me parte da Napoli e si rivolge ai napoletani e casertani, ma va anche al di fuori della regione Campania, sempre considerata (talvolta in modo esagerato e macchiettistico ) il modello negativo dell’inciviltà italiana.
Interessante il modo di agire, che fa di strunz.me un vero e proprio ‘moralizzatore al contrario’: anzichè pubblicare sermoni o liste sintetiche di regole da rispettare, vengono mostrati abitudini ‘illegali’ motivate una logica da incivile, ma che, scontrandosi con l’intelligenza civica del lettore, lo inducono a rispettare le regole, adottando il comportamento contrario.
Qualche esempio lo troviamo nei video qui sotto:
buttare la carta per terra così si dà lavoro agli spazzini
Saltare la fila alla posta perchè si ha fretta
Non raccogliere la cacca del cane
Non mancano i motivi musicali e i rap antistrunz
Il sito è all’inizio e la scelta del suffisso .me rende difficile per alcuni passanti (che leggono gli slogan ‘anti – strunz’ dai cartelloni in strada) l’associazione con il sito internet (vedere ad esempio questo video di Repubblica.it in cui vengono intervistate delle persone) , ma comunque, grazie all’effetto di condivisione dei video e delle foto dei billboard con le abitudini napoletane su Facebook , il sito è destinato a diventare un divertente e (speriamo) efficace modello web 2.0 dell’invito alla civiltà e al non fare i ‘furbetti’.
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