Annullata la festa per il Gaeta in serie D: il biglietto costava 10 euro



Il  Gaeta Calcio ha annullato la festa in onore della squadra biancorossa, promossa in serie D dopo un ottimo campionato, terminato con la vittoria, domenica scorsa, allo stadio Riciniello, contro il Priverno.

Il motivo del triste comunicato della Polisportiva Gaeta è da ricercarsi nel rischio che il popolo gaetano, che ha affollato lo stadio domenica scorsa a tal punto da richiedere l’apertura di u na partedella tribuna ospiti, diserti la festa. Per assistere alll’evento, infatti, il costo del biglietto è di 10 euro.

Ci si chiede se è troppo davvero, per una squadra che da più di venti anni mancava dalla serie dei Dilettanti. Il programma prevedeva la partecipazione di ospiti vip come Umberto Smaila e Stefania Orlando, oltre che, nel pomeriggio, una partita amichevole (e quindi un modo per rivedere all’azione la squadra gaetana) , rinfresco e fuochi d’artificio.

I tanti commenti sul blog dei tifosi gaetani riassumono bene il vociare di corridoio che si è fatto su questa festa.

Anche io ho detto la mia, quando ancora non sapevo bene il programma (e soprattutto i dettagli della partita amichevole pomeridiana, del rinfresco omaggio e dei fuochi d’artificio), e ammetto che sono stato un po’ duro, anche se non mi pento in tutto e per tutto di ciò che ho scritto:

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Ragazzi, io apprezzo l’organizzazione di una festa al Riciniello ma non credo che facendo pagare 10 euro avrete molto pubblico. Forse 300 – 400 persone, ma non di più. Pensate che dei 3000 che c’erano al Riciniello domenica moltissimi non erano degli abituè delle partite, al massimo vengono al derby. E tra questi mi ci metto anche io. Poi, se escludiamo i non paganti (donne e bambini) da 3000 scendiamo a 2000 o anche meno. Quanti di questi verrebbero la domenica (tenuto conto che il giorno dopo si lavora, e ovviamente NON a gaeta, ma fuori Gaeta). Tenete conto che Smaila non piace a tutti, specie ai più giovani, che sono quelli che vengono volentieri alle feste e spenderebbero pure queste cifre, ma purchè valga la pena). Rischiate di fare i numeri del concerto di gigione, ovvero poche persone. Un altro conto è se il biglietto costa sui 5 euro, anche se effettivamente mi aspettavo un organizzazione diversa, del tipo budget zero o quasi (es. dj di radiospazio blu, dino pascali, lian e compagnia bella) e recupero fondi con il prezzo di bibite, panini e alcool. Così sicuro che svariate centinaia di persone verrebbero. Ricordatevi che per attirare la massa dovete invogliarla. E facendola pagare 10 euro a testa non si invoglia nessuno.

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Penso che con un’organizzazione differente, con un ospite meno vip di Smaila e soprattutto senza la Stefania Orlando, e senza offrire il rinfresco bensì facendolo pagare, e al contempo dimezzando il prezzo del biglietto si sarebbe potuto attirare la massa verso la festa al Riciniello.

Insomma, qualche modifica e qualche taglio nella spesa, evitando vipponi inutili e soprattutto costosi e condendo il tutto con molta musica (e quella non manca certo), si sarebbe potuto evitare sterili polemiche, e festeggiato il grande evento. Peccato, peccato davvero. Speriamo in un ripensamento, magari per la prossima settimana.

 

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