Mezzo flop ad elettronica, l’esame ‘facile’
Un anno accademico col freno a mano, ora bisogna cambiare
“L’anno scorso è andata così così, ma quest’anno è stato uno schifo.”
Il commento di mia madre sull’andamento dell’anno accademico appena trascorso è a dir poco catastrofico, ma credo che non abbia tutti i torti di questo mondo. Pochi esami, appena sei, di cui tre rimasti a completare il primo anno, media non incredibile: ventisei, ci si può accontentare, ma si può far meglio.
L’ultimo, elettronica analogica, superato l’altro ieri, è stata una mezza delusione. “Facile” era il commento sintetico e universale di un qualsiasi studente del secondo anno, e in effetti era così, a giudicare dai voti, tutti (o quasi) dal 26 in su.
Si trattava di una prova al computer, una simulazione di un progetto di un circuito con transistor e il calcolo del guadagno di tensione. A completare l’esame una domandina orale. Insomma, quegli esami da un giorno che bisogna portarsi a casa con facilità.
La simulazione e i calcoli sono ok, ma quando la prof. Annunziata Sanseverino si avvicina per la domanda del mini – colloquio orale (Quali sono le caratteristiche che deve avere una rete di polarizzazione?), mi blocco e non so rispondere, farfugliando pezzetti di un programma studiato solo per la prova al simulatore, formule e poca teoria.
Alla fine ingoio a fatica un venticinque che, benché discreto in generale, è alquanto misero rispetto alle aspettative. Rifiutare avrebbe forse giovato alla media (ora scesa a 26, mai così in basso dal primo esame), ma avrebbe anche procrastinato stress, ore al computer e sui libri per un esame che avrei potuto passare a luglio con facilità. Una sofferenza quei giorni di agosto con trentotto gradi all’ombra passati a studiare, in mutande con l’unico sollievo del ventilatore a palla: litri di sudore e emicranie che non potevo buttare via, ma nemmeno ripetere.
L’anno appena trascorso deve essere una sciapa esperienza da non ripetere, per non invecchiare nell’università, mentre colleghi come Mauro Pelosi staranno per dare la tesi della laurea specialistica. Da ottobre devo seguire più corsi, e dare dunque almeno otto – nove esami. Ce la farò?
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