Uffa che noia, uffa che barba.



Fuori fa un freddo cane, in tasca non ho un centesimo e in tivù non trasmettono nulla di interessante. E per di più in videoteca hanno fatto incetta di dvd e videocassette. “The hours?” “E’ fuori”.
“L’acchiappasogni?” “Purtroppo mi hanno smarrito il pacco con le videocassette” “Una settimana da dio?” “E’ già stato noleggiato da un altro” “Frida” “Niente da fare, fuori”. Di novità di dicembre, nemmeno a parlarne. Se sarò fortunato potrò vederle a febbraio. Alla fine mi accontento di una pellicola di fantascienza “The Core”, <> leggo sull’opuscoletto mensile delle presentazioni delle novità di settembre.
Non è male, e poi i film catastrofici mi sono sempre piaciuti. Peccato che mi sono perduto i tre quarti della diretta speciale prenatalizia di Tmo.
In studio mister Kitab, Gabriele D’Arienzo, Ludik e Antonio Ciano, il padrone di Tmo.
Per carità, il padrone è un altro, almeno nel dibattito del trio. Questa volta (strano, eh?) non c’è spazio per i Borbone, i Savoia assassini e Cavour il violentatore. Le frecciate sono rivolte tutte a lui, il Berlusca nazionale.
Tema: la legge Gasparri, quella che promette bene, quella sul digitale, sul riordinamento del sistema televisivo, quella che dovrebbe mantenere le ‘migliaia’ di posti di lavoro di Rete Quattro.
Migliaia? Macchè, sessanta, giura Ciano. E poi rete quattro occupa abusivamente delle frequenze già assegnate a Europa sette, che avrebbe dovuto dare 700 posti di lavoro. Cavolo, quasi dieci volte in più di rete quattro. E allora fermate la Gasparri, vi prego.
Parla d’Arienzo, dal basso dei suoi sopracciglioni alla Peo Pericoli, anti-berlusconi per eccellenza. “Linguaggio troppo forbito, il rischio è che sia incomprensibile per la massa di persone di non grande cultura che segue Tmo” denuncia il prof. Cesarale, ex – preside della ragioneria che frequentavo fino a qualche anno fa.
E’ vero, in effetti, sarà l’ora, sarà la stanchezza, ma comincio anch’io un po’ a sbadigliare…
A risollevare il dibattito è l’intervento di un Ciano alquanto brillo (a confermarlo, il giorno dopo a telecamere spente è Ludik, che mi parla di una cena con un milanese meridionalista: vino a fiumi, naturalmente) che invita a comprare panettoni e roccocò del Sud e non la porcheria del Nord. Prodotti genuini, artigianali, s’intende. Roba da trenta euro al chilo. Ma non credo che molti abbiano risposto al suo appello.

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6 pensieri riguardo “Uffa che noia, uffa che barba.

  • 24 Dicembre 2003 in 22:11
    Permalink

    Buon Natale Riccardo….
    [ho traslocato ora il mio link e’ quello riportato in questo comment… prossimamente di ADDERO’ alla lista links… se hai un’icona 36×36 mandamela in mail]

    Risposta
  • 24 Dicembre 2003 in 22:12
    Permalink

    Ricambio gli auguri! :) Buone feste.

    Risposta
  • 24 Dicembre 2003 in 23:53
    Permalink

    AUGURI DI BUON NATALE!By DAVID

    Risposta
  • 25 Dicembre 2003 in 12:24
    Permalink

    Auguri anche a te per un felice Natale

    Risposta

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