TROPPI PRENOTATI, CAOS ALL’ESAME D’INGLESE



Ad Ingegneria aula 4 affollata, quasi 2 ore di ritardo per l’esame. Intervenuto anche il Preside
 

Che quello di oggi pomeriggio, qui ad Ingegneria a Cassino, era un esame d’inglese un ‘fuori dalle regole’, lo sapevano in molti.
Un esame in pieno periodo di lezioni, e per di più senza il vincolo dei 140 crediti è una manna che cade nel cielo, addirittura indispensabile per un idoneità da 5 crediti che in troppi sottovalutano e si lasciano come ultimo scoglio da passare prima della sudata tesi di laurea.
Fatto sta che oggi alle 14.30 in aula 4 del nuovo edificio eravamo più di centocinquanta, assiepati l’uno vicino all’altro dietro ai tavoli da disegno tecnico riservato agli allievi del corso di ingegneria civile: un ambiente tutt’altro che consono per un qualsiasi esame con la e maiuscola, figuriamoci per uno scritto tristemente noto per la bassa percentuale di promossi: appena 1 su 78, come scrive qualcuno, indignato, sulla lavagna, ricevendo gli applausi della folla dei presenti.
L’arrivo dello spaesato prof. Villone (che esordisce con il provocatorio: “ma siete tutti in grado di sostenere una prova di lingue?”, e, dopo essersi reso conto di non poter adeguatamente controllare da solo la marea degli esaminandi, abbandona l’aula) ignaro dell’eccessivo numero dei presenti è una conferma della disorganizzazione logistica che ha caratterizzato la prova.
Il numero degli studenti era un informazione accessibile a tutti, grazie al foglio dei prenotati da più di una settimana presente accanto alla segreteria didattica. Si poteva benissimo intervenire prima, rendersi conto che non tutti entravano in un aula così piccola e decidere di conseguenza: o spostare l’aula dell’esame, o creare due gruppi in mancanza di luoghi sufficientemente ampi per contenere il centinaio e mezzo di universitari.
Il tempo passa e fra la folla della sempre più rumorosa platea di studenti cresce il malumore. L’arrivo del prof. De Lellis non calma le acque e alla fine si decide per il doppio turno. Altro quarto d’ora per la decifrazione dei nomi dei prenotati per il necessario appello (e immancabili i vari nomi fasulli, tra cui il classico Nara Bocchi – ma la prenotazione online non si poteva fare?) e, proprio sul più bello, quando stava per iniziare finalmente lo scritto, arriva un insegnate reclamando l’aula per la lezione.
L’aula da disegno era stata prenotata fino alle 16.00 per l’esame, poi c’era lezione. Tempo scaduto. Esame da rinviare.
Immaginatevi la scena: urli, fischi, contestazioni. La folla si stringe al canuto insegnante di lingue e alla sua graziosa assistente: c’è chi esausto se ne va, chi reclama di fare l’esame comunque in un’altra aula, c’è chi è venuto da lontano apposta per questo e chi ancora ha richiesto un permesso di lavoro e non può tollerare altri ritardi…
L’impacciato De Lellis prende alla fina in mano la situazione che stava scadendo sempre più nel caos generale e telefona al Preside. Solo l’intervento salvifico del prof. Betta, preside di Facoltà, fa ritornare la situazione alla normalità. Aula 2S2, dice. Ma è ancora troppo piccola, come si accorge di lì a poco la folla di studenti che non troppo ordinatamente si sposta al nuovo edificio. Altro cambio d’aula: si va nella 2S2. Sono le 16.11: finalmente si può cominciare. Che odissea ragazzi…

 


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