SISTEMI DIGITALI, COME BUTTAR VIA UN ESAME
‘E’ digggitale!!!’: amaro il dopo-Chiaverini, manca il coraggio per un rifiuto sacrosanto
Diciamoci la verità, su.
Noi studenti, nel giudicare un prof., siamo influenzati dal voto di esame. E così sorridiamo e ce la caviamo con un “E’ tranquillo, fossero tutti così”, salvo poi additarlo come un maligno quando ad un appello ci liquida con un votaccio, o peggio, ci boccia.
Dovremmo invece fare un profondo esame di coscienza. Io l’ho fatto, e mi rendo conto che, a ripensarci, poteva finire meglio l’esame di sistemi digitali. Molto meglio.
Il corso, tenuto dal prof. Fusco (foto a fianco) è la continuazione, o meglio, l’evoluzione in tempo discreto di quelle tecniche di analisi utilizzate nel corso di fondamenti di automatica, per sistemi a tempo continuo.
Ma le analogie col corso precedente finiscono qui. Poche esercitazioni in laboratorio con Matlab, molte, moltissime formule ed esercizi.
D’altronde era prevedibile, in un puro corso di analisi.
E ho buttato via giorni e giorni di preparazione, con un misero 23.
Dar la colpa al prof. è una vigliaccata, e non lo voglio fare, anche se Fusco ha peccato di impazienza e di irritabilità, non facendomi nemmeno finire il discorso, interrompendomi, sbuffando mentre facevo i conti.
Una sensazione che ricorda il terribile orale di campi 1, il desiderio di porre fine allo strazio, ma questa volta avevo studiato per un bel voto.
E ho buttato tutto nel gabinetto, tirando anche l’acqua, tutto per fare in fretta, tutto per questo stramaledetto nuovo ordinamento che non ti dà pace.
Andiamo avanti (c’è da fare uno scritto che ha regalato voti a destra e manca, come al solito, ma per il sottoscritto nulla), comunque, è un’altra riga completata sul libretto….
loading...