Ingegneria allo sbando, paf cartaceo obbligatorio anche per le matricole

La notizia è a dir poco agghiacciante, e la dice tutta sull’organizzazione dei piani di studio nella facoltà d’Ingegneria qui a Cassino.
Forse qualche lettore affezionato del mio blog ricorderà la disavventura che mi è capitata per aver consegnato in ritardo il mio piano di studio delle attività formative (paf), ovvero l’elenco dei corsi a scelta che intendevo seguire: per una burocrazia e una organizzazione rimasta ai tempi dell’ottocento, non solo si ha l’obbligo di consegnare il paf, per l’appunto, su un modulo cartaceo, ma addirittura, se non lo si consegna entro i tempi previsti (e quasi mai resi noti agli studenti, se non con qualche sporadico avviso nelle bacheche di facoltà), non ci si può laureare nell’anno accademico in corso.

Le cose nel frattempo non sono cambiate, e se vogliamo sono cambiate in peggio.
Vengo a sapere in questi giorni che noi matricole della laurea specialistica abbiamo l’obbligo di compilare un paf, o meglio, un modulo (ovviamente cartaceo, qui la tecnologia non si sa nemmeno cos’è) con l’elenco dei corsi sostenuti nella laurea triennale.
Il ridicolo è che basterebbe, con un minimo di organizzazione, un solo click per accedere ad un database con l’elenco degli esami sostenuti. E invece siamo costretti, ancora una volta, a fare file, e stare a disposizione degli orari di apertura della segreteria didattica (un’ora, due volte a settimana). Che schifo.