Il paradosso del gatto imburrato

Un gatto cade sempre sulle sue zampe. Una fetta di pane e burro, invece, si spiaccica per terra sempre dal lato del burro. E un gatto imburrato?
Contrariamente alla maggior parte delle invenzioni, che nascono da un processo induttivo fatto di tentativi e sperimentazioni, il motore a gatto imburrato e’ il frutto di un elementare ragionamento deduttivo a partire da due ben note leggi:
La prima legge è la Legge sulla Gravità Selettiva: Un oggetto cadrà sempre in maniera da produrre il massimo danno(Law of Selective Gravity: An object will fall so as to do the most damage). Da cui deriva la Prima Legge di Bernstein: Una fetta di pane imburrato cadrà sempre dalla parte del burro (Bernstein’s First Law: “Buttered bread tends to fall with the buttered side down”)
La seconda legge è: Un gatto cade sempre sulle zampe (e mai sulla schiena).
Assunte queste due leggi come valide, basta prendere un gatto e legare una fetta di pane imburrato sul suo dorso (o cospargere di burro la schiena del gatto).
Lasciando cadere il gatto da un’altezza ipoteticamente infinita, il gatto tenderà a cadere sulle zampe, ed analogamente farà la fetta di pane sul lato imburrato, si creerà quindi un moto perpetuo in cui sia il gatto sia la fetta di pane continueranno a ruotare all’infinito.
Se invece il gatto viene fatto cadere da un’altezza finita, per la stessa ragione è impossibile che tocchi terra né sulle zampe né sulla schiena, e quindi rimarrà a mezz’aria, realizzando un dispositivo antigravitazionale.
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