La notizia dei gatti avvelenati a Gaeta in copertina su Cronaca Vera n° 2099



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Il caso della colonia dei gatti uccisi nelle case popolari a Gaeta in copertina sul giornale Cronaca Vera

E’ una di quelle rare volte che Cronaca Vera, il noto settimanale che si occupa di fatti di cronaca (per lo più nera, con violenze, uccisioni, fatti reali angoscianti) non mette in copertina una ragazza in bikini.

Questa volta ad occupare la copertina di Cronaca Vera n° 2099 attualmente in edicola è una ragazza, vestitissima e sorridente.

Si tratta di Jessica Scalesse, la ‘gattara’ che ritrovò a Gaeta un’intera colonia di gatti avvelenati, molto probabilmente con la stricnina.

Trentaquattro animali morti, una ‘strage’ che colpì molto i residenti di Viale Australia, dove la ragazza si occupava (e si occupa tuttora) del mantenimento dei gatti randagi, tutto a sue spese.

Da allora ci sono state interviste alla radio, su portali di news locali, un articoletto su Donna Moderna.

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Ma con la notizia messa in copertina sulla rivista Cronaca Vera si dà effettivamente rilevanza nazionale al caso dei felini uccisi da una mano criminale: 34 gatti morti.

“”è stato terribile vederli dimenarsi, schiumare dalla bocca e morire in pochi minuti senza che potessimo fare nulla”, racconta Jessica Scalesse nell’articolo di Cronaca Vera, a cura di Ermanno Amedei.

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“Erano le 18,30 quando sono scesa per dare da mangiare ai gatti che gironzolano in un giardino che la mia famiglia e io abbiamo creato e sistemato a nostre spese. Con me c’era un’amica e abbiamo assistito alla solita sassaiola da parte di una donna che abita al primo piano della palazzina sotto la quale i felini vivevano e che non ha di meglio da fare che accanirsi contro i gatti. Ne aveva colpito uno e, come al solito, abbiamo litigato. Tornata a casa, poco prima delle 21, una donna che spesso mi aiuta con la colonia mi ha chiamato dicendo che c’era un gatto che stava male. Mi sono precipitata e ho trovato Regina, una gatta di 10 anni, che si dimenava come in preda a una crisi convulsiva. Sono rientrata per cercare il numero del veterinario, ma ancora prima che lo chiamassi, è arrivato mio padre dicendo che anche altri gatti stavano male e che stavano morendo.

Quando sono scesa ho trovato almeno 20 gatti che si lamentavano e abbiamo contato 34 gatti sterminati con un veleno, che, secondo i veteri­nari, considerando la velocità con cui ha agito, si tratterebbe di stricni­na, anche se per averne la certezza dobbiamo aspettare gli esiti degli esami tossicologici dai prelievi fatti ai felini morti, ma anche alla sostan­za trovata in abbondanza nel giardi­no. Qualcuno ha gettato come esche pezzi di mortadella e di formaggio intrisi della stessa sostanza che era stata gettata anche nelle ciotole dei croccantini e nell’acqua, oltre che per terra.

Per alcuni giorni, noi e altri che si sono prestati per i soccorsi abbiamo avuto problemi alle vie respiratorie, probabilmente per aver inalato il veleno. E stato anche necessario che il comune mandasse una ditta spe­cializzata per mettere in sicurezza l’area. Dal canto mio ho presentato due denunce ai Carabinieri: la prima per avvelenamento a carico di ignoti e una seconda per maltrat­tamento, a carico della donna che prende a sassate i gatti e continua a farlo anche con i superstiti.

Quella sera ho chiamato le forze dell’ ordine, ma non sono intervenu­te. Bisogna far capire che, così come prevede la legge, gli animali hanno il diritto di essere tutelati. Se non s’in­terviene in casi del genere, indivi­duando e punendo i responsabili, chiunque può pensare di uccidere o maltrattare gli animali e farla fran­ca. Del resto, a Gaeta, dopo l’episo­dio della nostra colonia, ci sono stati altri casi di avvelenamenti, ma nes­suno di questi, per fortuna, delle medesime proporzioni. […]

Più volte sono stata minacciata e ne hanno fatto le spese i gatti. Una volta me ne hanno fatto trovare uno smem­brato davanti al portone di casa. Nessuno può dire che la colonia è sporca. Puliamo l’area più volte la settimana e durante l’estate anche tutti i giorni. Più volte, prima del­l’avvelenamento, sono venuti i vigili urbani e gli ispettori sanitari dell’Asl a verificare lo stato di igiene, e ci hanno fatto i complimenti per come gestivamo e gestiamo tuttora la colo­nia.”

 

Jessica Scalesse qualche giorno fa ha anche fatto sapere, dal gruppo Facebook ‘La vergogna di Gaeta‘ , che i carabinieri finalmente hanno notificato la denuncia alla signora che lanciava le pietre addosso ai gatti.

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