Aprire la partita Iva per sconfiggere la crisi

Aumento delle partite Iva fra i giovani nel 2012: voglia di combattere la crisi mettendosi in proprio o obbligo pur di continuare a lavorare?
Di questi tempi di grande recessione, dopo il licenziamento il rischio è quello di finire in mezzo ad una strada. Per fortuna però sono in tanti a voler sconfiggere la crisi aprendo una partita Iva e trasformandosi in imprenditori un po’ per forza, un po’ per la voglia di essere artefici del proprio destino lavorativo senza più dover dipendere da un capo.
E non a caso l’anno scorso in Italia c’è stata una vera e propria esplosione delle partite Iva con quasi il 40% di queste riconducibili a persone con un’età al di sotto dei 35 anni. A rilevarlo è stata l’Associazione degli artigiani della Cgia di Mestre nel sottolineare come i settori più gettonati dai nuovi giovani imprenditori siano stati nel 2012 quelli legati al commercio all’ingrosso ed al dettaglio, alle attività professionali ed alle costruzioni.
Ma non è tutto oro quel che luccica visto che non mancano tra le nuove partite Iva quelle che hanno un solo committente. Ed in questi casi è lecito supporre che l‘azienda cliente sia proprio quella con la quale il giovane ha perso il posto di lavoro.
Pur di continuare a percepire un reddito, di conseguenza, i giovani da dipendenti per non rimanere disoccupati si sono trasformati in lavoratori a partita Iva addossandosi quei costi che prima invece erano a capo dell’azienda.
Ci riferiamo ai contributi previdenziali, alle ferie pagate ed a tutte quelle tutele che un lavoratore a partita Iva non ha.
loading...
Pingback: Cambiare lavoro, i motivi che ci spingono a farlo | IMMENSO blog
Pingback: Partita Iva e Regime dei Minimi, tutte le informazioni | IMMENSO blog
Pingback: Come aprire un Party Shop | IMMENSO blog