Beppe Grillo sotto accusa per società avviate in un paradiso fiscale

Le società in Costa Rica di Walter Vezzoli, l’autista di Beppe Grillo, finiscono nella gogna mediatica
Siamo sicuri che Beppe Grillo fosse a conoscenza del rischio di finire sotto la lente d’ingrandimento, quando ha deciso di andare alle ultime elezioni con il suo Movimento Cinque Stelle, ma dopo i risultati ottenuti il comico genovese (forse meglio dire ex comico?) è finito in un tritacarne mediatico che ha cercato di sminuzzare il personaggio e gli esponenti del suo M5S.
Visto il peso nel governo che si cercherà di formare è anche giusto analizzare la correttezza e la moralità di un movimento che della trasparenza ha sempre fatto una bandiera, e se gli attacchi alla presunta incompetenza dei neoeletti sono parsi un po’ di forzati, l’ultima incongruenza venuta alla luce forse merita alemeno un approfondimento.
Da un’inchiesta del settimanale “L’Espresso” sono risultate tredici società aperte in Costa Rica a nome di Walter Vezzoli, autista e factotum di Grillo, Nadereh Tadjik, la cognata di Beppe Grillo, e altri personaggi, fra cui figura anche Enrico Cungi, coinvolto in una indagine per narcotraffico nel 1996, ma alla fine mai condannato, nonostante tre mesi passati nel carcere di Rebibbia dopo l’estradizione dal paese sudamericano.
Queste società sembrano essere nate per effettuare investimenti e operazioni immobiliari, tanto che una di queste avrebbe dovuto occuparsi della costruzione di un resort di lusso, in realtà mai edificato.
L’aspetto che però ha scatenato le reazioni dei detrattori del M5S è legato al fatto che il Costa Rica è un paradiso fiscale con un livello di trasparenza fra i più bassi al mondo e inserito nella black list dal Tesoro Italiano.
Nulla di dichiaratamente illecito, ma perlomeno in contrasto con il programma elettorale di Beppe Grillo, tanto che Alessandra Bencini, neo senatrice del M5S, avrebbe dichiarato che se le indiscrezioni fossero vere per Grillo si tratterebbe di un autogol, mentre Davide Zoggia, della segreteria del Pd, ha chiesto che il leader del movimento faccia chiarezza sul suo grado di coinvolgimento in queste società.
Vezzoli, intanto, ha risposto alle accuse sostenendo di aver fatto investimenti in Costa Rica perché lì ha vissuto, dichiarando inoltre che Grillo non ha mai effettuato nessun tipo di operazione in quel paese.
Fonte:
Grillo, L’Espresso: 13 società in Costa Rica riconducibili a cognata e austista
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE92603S20130307
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la classica balla quotidiana sul M5S, tipico di una casta che non si rassegna a mollare il potere e tenta di tutto per mantenerlo lanciando fango (male) contro chi questo potere glielo sta limitando.
L’inchiestona è imbarazzante, piena di falsità e imprecisioni. Più si attacca così il
M5S, più si ottiene l’effetto contrario.
Naturalmente non si parla del Monte dei Paschi, come mai?