25 Aprile a Venezia: la festa di San Marco



25 aprile venezia

Come si festeggia il 25 aprile a Venezia

A Venezia, il 25 Aprile non è solo il giorno della Liberazione, ma anche la festa del patrono, San Marco.

Le origini della festa di San Marco a Venezia

Le origini di questa festa sono risalenti al periodo delle Repubbliche Marinare, quando veniva fatta una processione che partiva da Piazza San Marco e dove partecipavano molte autorità, sia religiose, che della politica e della Repubblica. Ora si celebra la Messa in San Marco, in presenza sempre delle massime autorità religiose e civili, oltre che a delle piccole processioni religiose.

E’ tradizione che gli uomini regalino un bocciolo di rosa rossa alle proprie donne, ecco perché i veneziani e i veneti chiamano questa festività anche Festa del Bòcolo. In circolazione ci sono varie leggende sull’origine di questa usanza, ma quella più diffusa narra di due innamorati, un trovatore e una nobile dama,  contrastati dal padre di lei, un ricco e potente signore veneziano. Per riscattarsi agli occhi del signore, il ragazzo partì con l’esercito di Carlo Magno per combattere contro gli Arabi in Spagna. Il ragazzo fu coperto di gloria, ma solo dopo la sua morte, avvenuta a Roncisvalle. Fu colpito a morte e morì sopra un rosaio, ma prima di morire trovò la forza di cogliere un bocciolo bianco, tinto di rosso dal proprio sangue,  e pregare  i compagni di avventura di portarlo all’amata dama. Quando ricevette il bocciolo sporco di sangue, la dama se l’appuntò al cuore e rimase chiusa nelle sue stanze, lasciandosi morire di dolore, cosa che avvenne proprio il 25 aprile.

 


Ecco perché in tutti gli angoli di Venezia e specialmente nella zona di San Marco si possono trovare bancarelle e ambulanti che vendono boccioli di rose rosse. E’ consigliato visitare La Basilica di San Marco e il suo campanile, dove si può vedere dall’alto tutta la città.

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Cosa si mangia a Venezia il 25 aprile

Se si vuole entrare nella cultura culinaria veneziana,  per pranzo si può fare come i veneziani, cioè il giro dei bacari. Essi sono dei locali simili ai tradizionali pub, dove si mangiano stuzzichini, detti cicheti, e si beve. Anticamente, i bacari erano delle vere e proprie trattorie. Ora che sono stati riscoperti anche dai veneziani,  oltre ai tramezzini e ai toast si possono gustare delle specialità del posto, quali baccalà mantecato, folpetti, nervetti con la cipolla, mazzancolle o scampi fritti e altri stuzzichini. Tutto questo per accompagnare lo spritz, la bevanda tradizionale  veneziana (anche se c’è una diatriba tra Friuli e Veneto) fatta con acqua gassata, vino bianco, ghiaccio, scorza di limone e Aperol, Cynar o bitter, secondo i gusti. Si consiglia comunque di andare per bacari prima di Mezzogiorno e a sera, per essere sicuri di trovare le pietanze appena cucinate.

 

Fonte:

http://www.venicevacationrentals.it/affitti_turistici_venezia/festa_di_san_marco_a_venezia.html;

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