Conservanti e altri ingredienti tossici per l’organismo presenti nei cibi industriali

I conservanti e le altre sostanze chimiche dannose per la salute presenti negli alimenti
Ogni prodotto alimentare industriale, per permettere il suo mantenimento a lungo, ha bisogno di conservanti e altri agenti sintetici. Essi sono utilizzati principalmente come repellente per funghi e muffa, ecco perché, per esempio, una torta prodotta in scala industriale si conserva più a lungo di una fatta in casa. Peccato he esse si rivelino dannose per il nostro corpo, in quanto tendono a privare le cellule di ossigeno e delle sostanze nutritive, favorendo l’insorgere di malattie.
Ecco i 10 ingredienti tossici presenti nei cibi più usati dal settore alimentare.
La sigla E211 sta a indicare il sodio benzoato. E’ contenuto nelle bottiglie e nei prodotti confezionati in vaso o in lattina. Si trova maggiormente nella maionese, nei sottaceti, nei vari condimenti pronti per insalata (i dressing), nei succhi di frutta e nelle bibite analcoliche. Recentemente, si è scoperto che viene aggiunto anche nei prodotti cosiddetti “naturali” . Secondo uno studio in laboratorio, in cui l’E211 veniva testato su cellule vive di diversi lieviti, esso avrebbe distrutto delle aree di DNA nei mitocondri, dove la cellula tiene le se riserve energetiche.
Altro additivo usato maggiormente è l’olio di canola, prodotto da degli oli vegetali, specialmente dall’olio di colza. Questo ingrediente può causare all’organismo umano problemi respiratori, enfisema e cancro all’apparato respiratorio. Questo perché l’olio di colza non è un olio adatto per cucinare, perché ha un’alta concentrazione di acido erucico, altamente tossico. Per questo motivo, per legge è stato introdotto il limite del 5% nei grassi alimentari. Purtroppo la ristorazione commerciale preferisce usare l’olio di colza per una questione economica, in quanto ha un prezzo molto inferiore paragonato ad altri oli vegetali.
Anche il glutammato monosodico è largamente utilizzato, soprattutto nei dadi e nei preparati granulari per il brodo o per altre pietanze. E’ un esaltatore di sapidità con controindicazioni, in quanto non dev’essere assunto da persone con patologie ai reni, al fegato o all’apparato circolatorio, oltre che fortemente sconsigliato in gravidanza e nei preparati per bambini. Anche se comunemente è conosciuto come MSG o glutammato, la legge prevede altri 20 nomi per questa sostanza, come le sigle dalla E620 ala E635, HVP, gelatina, estratto di lievito, caseinato di calcio o di sodio, proteine vegetali idrolizzate, lievito, carragenina, aromi naturali, esaltatore di sapidità, ecc.
Il sodio nitrato, o nitrito di sodio, forma N-nitrosammine, è l’additivo più subdolo.
Solo a sentire i suoi usi, passa la voglia di mangiare le pietanze ce lo contengono: infatti viene utilizzato per fertilizzanti, esplosivi e nella pulitura a secco, come solvente. Si aggiunge alla carne e agli insaccati per mantenere un colore sano e impedire che i batteri prolifichino, facendo andare a male il cibo e debellando il pericolo di botulismo, oltre ad esaltare il sapore essendo una specie di sale. Peccato che, se ingerito può essere altamente cancerogeno, oltre che favorire malattie all’apparato circolatorio (no favorisce l’ossigenazione corretta del sangue). Viene segnalato nell’etichetta come E249, sale di sodio nitrito e nitrato di potassio.
Diversamente da come si può pensare, mangiare margarina non fa bene alla salute. Il sostituto del burro è ricchissimo di grassi vegetali idrogenati, i quali accelerano l’invecchiamento, deformità e degenerazione dei tessuti cellulari.
Chi frequenta spesso il fast food, sappia che ingerisce E900, Polydimethylsiloxane, (in italiano Polidimetilsilossano) cioè antischiuma. Questa sostanza, oltre ad essere contenuta nei preparati con uova e nei bocconcini di pollo, viene impiegata in stucchi, sigillanti, profumi, resine, vernici e altri prodotti chimici. Inutile dire che provoca alterazioni nel DNA e tumori all’apparato gastro-intestinale.
Altro pericolo è rappresentato dagli antiagglomeranti, cioè tutti quei prodotti chimici che assorbono l’umidità. Essi vengono aggiunti nei sali da tavola e negli alimenti in polvere. Derivano da composti chimici contenenti alluminio, sotto osservazione perché sembra essere collegato all’insorgenza dell’Alzheimer.
Ecco il terzo additivo molto usato in campo alimentare: si tratta dei coloranti artificiali, o colori artificiali. Essi sono stati vietati nei cosmetici, ma purtroppo non ancora in campo alimentare. Ingerire questi derivati dell’olio sintetico, dell’antigelo e dell’ammoniaca provocherebbe tumori all’apparato urinario e riproduttivo e il progressivo indebolimenti delle difese del corpo umano.
Gli emulsionanti sono il secondo ingrediente usato nei prodotti alimentari confezionati: latte aromatizzato, gelatina, latte in polvere, gelato e formaggio possono contenere carragenina, polisorbato 80 e oli vegetali bromurati (o OLS). Gli emulsionanti contraddistinti come BVO sono vietatissimi sia in Europa che in Giappone, in quanto pericolosi per la salute, ma l’OLS è usato in insetticidi e prodotti antitarme. Il polisorbato 80 è usato nei vaccini anti influenzali, ed è la causa delle loro controindicazioni.
Al primo posto, il migliore amico di chi è a dieta: i dolcificanti. Aspartame, acelsufame K, sorbitolo, saccarina, eritritolo sono dei composti chimici che possono dare dipendenza, oltre che problemi intestinali gravi.
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