Nuovo riccometro: ora la dichiarazione Isee sarà più precisa e meno aggirabile

Stop ai furbetti che facevano dichiarazioni ISEE incomplete: con il nuovo riccometro si dovrà dichiarare tutto, anche i conti correnti
La possibilità di poter accedere a determinati servizi gratuiti e agevolazioni come borse di studio è subordinato all’Isee (indicatore della situazione economica equivalente), comunemente chiamato riccometro. Tale indicatore è spesso stato oggetto di critiche perché facilmente aggirabile, identificando la ricchezza di un individuo esclusivamente sulla base della dichiarazione dei redditi e generando numerose contraddizioni: tanto per fare un esempio c’è il caso di una coppia non sposata con un figlio che è riuscita a scavalcare le graduatorie di un asilo nido, solo perché a carico della madre senza lavoro, quando magari il padre ha un reddito molto alto.
Dopo un primo tentativo effettuato dal governo Monti il riccometro è stato profondamente rivisto, anche grazie al via libera concesso dalle regioni.
Ora, quindi, terrà conto non solo di quanto dichiarato sul 730, ma altresì dei soldi dei conti correnti e dei titoli detenuti, degli immobili posseduti, anche all’estero, delle pensioni di invalidità, delle borse di studio e degli assegni per i figli.
I nuovi criteri per inquadrare la situazione economica degli italiani dovrebbero quindi impedire di poter aggirare le regole dichiarando semplicemente di non avere un conto corrente (come è arrivato a fare ben l’80% degli italiani), nonostante a livello tecnico sia ancora possibile prelevare e riversare i soldi in un secondo momento, per quanto sorteggi a campione siano sempre possibili durante l’anno.
Il nuovo Isee, inoltre, permetterà sgravi fiscali maggiori a partire dal terzo figlio, modificherà la concessione degli sgravi fiscali ai disabili, che ora saranno calcolati in proporzione al grado di disabilità, ma soprattutto potrà essere modificabile in ogni momento, permettendo a chi ha perso il lavoro di poter accedere ai servizi che fino alla fine dell’anno precedente gli erano preclusi. Perché entri in vigore il nuovo riccometro deve ancora essere approvato dalle commissioni parlamentari, ma la speranza è che i tempi siano molto brevi, anche perché i nuovi parametri dell’indicatore potrebbero essere usati per calcolare la nuova Imu.
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