Torre Eiffel chiusa per lo sciopero del personale

La Tour Eiffel è chiusa e non è visitabile a causa di uno sciopero dei lavoratori. Ecco i motivi dell’agitazione
Grêve, cioè sciopero in francese. Ormai i turisti hanno imparato questo vocabolo, anche se sulla Tour Eiffel sono apparsi cartelli in tutte le lingue. L’edificio simbolo di Parigi ha le biglietterie e i tornelli d’ingresso sprangati.
La causa della chiusura della Torre Eiffel è il fallimento delle trattative tra i 300 lavoratori della Tour e la SETE ( la Société d’exploitation de la Tour Eiffel), la società che gestisce il monumento simbolo parigino, la quale ha il Comune di Parigi come socio di maggioranza. Tramite i propri sindacati, i lavoratori chiedono di apportare modifiche del salario e garantire migliori condizioni di lavoro e la sicurezza. Considerando i precedenti in merito agli scioperi francesi, la situazione è destinata a durare anche per settimane: gli addetti all’abbazia di Mont-Saint-Michel sono in sciopero dal 3 giugno, ma la differenza è che si può visitare l’edificio gratuitamente, in quanto non hanno sbarrato le porte.
Quini, non solo la crisi, ma in Francia sembra cominciare l’estate all’insegna dei musei chiusi e con le agitazioni di altri paesi Oltralpe per motivi locali, nonché scioperi dei lavoratori delle ferrovie e dei controllori di volo, simultaneamente.
Ma all’Italia non le conviene gongolare per le sventure dei cugini francesi, in quanto il Colosseo ha chiuso più volte.
La Torre Eiffel è aperta 365 giorni l’anno, a parte qualche chiusura temporanea a causa dei frequenti suicidi, è uno dei monumenti più visitati al mondo nonostante sia a pagamento, ed è visitato maggiormente dagli stessi francesi, ma anche da noi italiani e dagli spagnoli.
Questa improvvisa agitazione mette a disagio l’amministrazione locale, in quanto è fortemente impegnata a rilanciare l’immagine della capitale: tra i nuovi progetti, una nuova area pedonale e varie iniziative per migliorare il rapporto tra il turista e gli addetti ai servizi, come il redigere un codice di comportamento per gli operatori turistici, in quanto in molte recensioni online sono bollati come scortesi e maleducati.
Fonte: http://cronacaeattualita.blogosfere.it/
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