Fiori che vengono cucinati e mangiati, ecco quali sono

I fiori che si possono mangiare, usati in cucina. Vediamo quali sono
Utilizzare i fiori in cucina può sembrare una pratica insolita, ma non lo è affatto. i più famosi sono i fiori di zucca, che si possono cucinare fritti o ripieni, ma non sono i soli che si possano cucinare. I fiori commestibili devono essere biologici o crescere in maniera spontanea, senza l’ausilio di pesticidi. Il primo insospettabile è la begonia, che ha un gusto acidulo simile al limone. E’ utile per preparare sorbetti, arricchire delle macedonie e guarnire dei gelati alla frutta.
Il secondo viene chiamato in molti modi, ma il più comune è belle di giorno. Il loro sapore è dolce e possono quindi essere mangiati a crudo, mentre i tuberi, simili alle patate, possono essere gustati dopo averli fatti bollire.
La calendula può essere mangiata insieme a pasta e risotti, o come guarnizione per zuppe e minestroni, mentre i fiori del caprifoglio sono utilizzati come dolcificante naturale grazie al loro dolce nettare. E’ utile per preparare gelati e sorbetti.
Anche i garofani vengono utilizzati nella preparazione di liquori, ma anche come guarnizione e condimenti di risotti, biscotti e pasticcini.
I petali dei gerani servono per preparare frittate, semifreddi, sorbetti e liquori, ma anche per guarnire formaggi; mentre i profumatissimi lillà sono buonissimi nelle crostate e negli altri dolci.
Un altro fiore famoso in cucina è la rosa. I suoi petali sono utilizzati per preparare liquori, cocktail, marmellate e arricchire insalate, risotti e dolci. Un fiore molto famoso in erboristeria è il tarassaco: sia il fiore che le sue foglie possono essere utilizzate per le inalate e i risotti, oltre che ricavarne uno sciroppo per i dolci.
Infine, la viola del pensiero. Con esse si preparano gelati, confetture e gelatine. I petali sono utilizzati canditi o freschi come guarnizione, ma rigorosamente freschi per gustare ottime insalate e macedonie.
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