Latina, la facoltà di Ingegneria chiuderà? A Medicina arrivano i fondi, ad Ingegneria scarseggiano
Mentre la Facoltà di Ingegneria rischia di chiudere per carenza di risorse disponibili, quella di Medicina continua ad essere soggetta a lavori di manutenzione e di ristrutturazione.
E’ di un mese fa infatti una determina dell’ufficio lavori pubblici del Comune che impegna nuove risorse per la «parziale ristrutturazione ed il recupero dell’e d i fi c i o esistente per la sede universitaria della Facoltà di Medicina»; un documento con il quale vengono previsti circa 335mila euro destinati alla struttura e che è arrivato proprio nel pieno della protesta da parte degli studenti di Ingegneria che hanno occupato per diversi giorni la Facoltà. I ragazzi protestavano perché Ingegneria, a causa delle cattive condizioni economiche della Facoltà e della Sapienza stessa, rischia di chiudere i corsi in breve tempo. Anche le immatricolazioni per il prossimo anno accademico sono ancora in forse.
La situazione è attualmente in sospeso in quanto si stanno cercando soluzioni alternative per colmare i buchi finanziari della Facoltà e, soprattutto, garantire un futuro certo a studenti e docenti. L’ipotesi sulla quale si sta lavorando, con il contributo dell’assessorato provinciale alla pubblica istruzione, è quella di una sinergia tra enti locali e imprese per risollevare le sorti di Ingegneria. E il Comune di Latina? Il punto è proprio questo. A studenti e docenti è stato detto più volte che il Comune non può intervenire economicamente (nonostante sia stato il primo promotore e finanziatore del progetto universitario in città, nonché, per legge, ente competente) perché attualmente commissariato.
Una cosa non vera visto che per le altre Facoltà, in questo caso per quella di Medicina, si continuano a prevedere lavori di sistemazione della sede quando, per Ingegneria, bastava una cifra inferiore a quei 335mila euro per garantire i corsi avviati quest’anno e sistemare, almeno in parte, la struttura dell’ex caserma militare. A trovare i soldi per l’anno accademico in corso ci ha pensato comunque il Rettore Frati che, dopo l’approvazione di una apposita delibera da parte del Senato accademico, ha destinato il 40% delle risorse di tutte le Facoltà della Sapienza alle sedi distaccate. Il prospetto dell’ufficio lavori pubblici del Comune per gli interventi presso la sede di Medicina rappresenta comunque una sorta di sconfitta per gli studenti di Ingegneria che attendono con ansia il 20 del mese per capire, attraverso il lavoro dell’assessore provinciale Schiboni, quali sono le speranze economiche della Facoltà per i prossimi anni. Il Comune preferisce sistemare la sede di Medicina piuttosto che tenersi stretta la Facoltà di Ingegneria.
[fonte: latina oggi – giovedì 13 gennaio]
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