Sassi dal cavalcavia, una piaga sempre aperta



A distanza di anni dalla morte di Maria Letizia Berdini, il fenomeno del lancio dei sassi dal cavalcavia di autostrade e strade provinciali non si è mai arrestato

sassi cavalcavia autostradaEra il 27 dicembre del 1996 quando quattro ragazzi fra i 23 e i 27 anni, tre fratelli e un cugino, uccisero Maria Letizia Berdini, lanciando un grosso sasso contro la sua macchina da un cavalcavia posto sull’autostrada Torino-Piacenza, nei pressi di Tortona. Quell’ignobile atto, che ai quattro giovani spalancò le porte della galera per circa dodici anni, costituì forse la punta più tragica di un fenomeno che negli anni ’90 era tristemente diffuso, e che a distanza di circa vent’anni sta riprendendo piede.

Che sia per noia, ignoranza o tendenza a delinquere sono ancora molti, soprattutto ragazzini, coloro i quali sono dediti alla pericolosa pratica di piazzarsi sui cavalcavia che sovrastano autostrade e strade meno trafficate, per colpire le macchine che passano sotto di loro.

 


Fra gli episodi più recenti possiamo citare il pulmann centrato da una pietra sul cavalcavia di Capodichino, nei pressi di Napoli (http://www.irpinianews.it/Cronaca/news/?news=122196), oppure la donna che ha denunciato ai carabinieri di essere stata oggetto di un lancio di sassi mentre transitava nei pressi di Collegno (http://www.torinotoday.it/cronaca/sassi-cavalcavia-donna-55-anni-toyota-yaris-collegno-carabinieri.html).

Secondo l’Asaps (Associazione sostenitori amici polizia stradale) nel 2012 sono stati 54 gli episodi certificati di lancio di sassi dai cavalcavia, avvenuti sia in autostrada (20 casi), sia su strade statali e provinciali (34 casi). Solo il fato, probabilmente, ha voluto che in queste circostanze non ci sia mai scappato il morto, per quanto i feriti ufficiali siano stati ben sedici. A conferma del fatto che sono spesso i giovanissimi ad essere responsabili di questi atti, in ben 16 degli episodi sopra menzionati sono coinvolti 33 minorenni.

Se il presidente dello “Sportello dei diritti” invita a rafforzare i sistemi di videosorveglianza e ad alzare le recinzioni sui cavalcavia, il famoso pubblico ministero Raffaele Guariniello ha recentemente aperto un’indagine, a fronte di una denuncia presentata dall’Ativa, società che gestisce buona parte dei tratti autostradali nelle vicinanze di Torino, circa alcuni casi di lanci di sassi avvenuti nei tratti di loro competenza.

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