Conti correnti bancari italiani troppo cari. Ecco come risparmiare fino a 180 euro

Secondo l’Antitrust i conti correnti comportano costi molto elevati, che possono essere ridotti fino a 180 euro
I costi annui dei conti correnti bancari possono scendere e di molto, fino a ben 180 euro. Parola dell’Antitrust che ha tracciato il percorso per ottenere questo risultato con benefici tangibili sulle tasche dei correntisti. Nel dettaglio, l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ritiene che si possa migliorare la trasparenza in materia di conti correnti intensificando la comunicazione verso il cliente anche attraverso gli sportelli Bancomat.
Così come le banche, almeno una volta l’anno, dovrebbero comunicare alla clientela il ventaglio delle offerte di conti correnti con particolare riferimento a quelli che offrono le condizioni migliori. Secondo l’AGCM, inoltre, iil costo sostenuto dai correntisti può scendere se una volta per tutte viene eliminato ogni legame ed ogni subordinazione tra il conto corrente e gli altri servizi bancari con particolare riferimento ai mutui, ai prodotti del risparmio amministrato ed alle polizze assicurative.
L’Antitrust, al fine di incentivare la mobilità bancaria, con ricadute positive sui costi annui a carico della clientela, caldeggia inoltre anche una riduzione dei tempi di chiusura del conto corrente. Il limite da imporre sarebbe quello di massimo 15 giorni considerando anche la proposta di direttiva comunitaria che attualmente risulta essere in discussione.
L’Associazione Bancaria Italiana (ABI), intanto, ha fatto sapere che la dinamica dei costi dei conti correnti è già in discesa, e che a tutto vantaggio della clientela c’è un ulteriore rafforzamento tra gli intermediari di quella che è la capacità a livello concorrenziale e competitivo. Secondo il Codacons la linea dell’Antitrust, quella di una maggiore trasparenza, non è invece sufficiente se prima non vengono eliminati dai conti correnti i tanti balzelli assurdi.
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