Irpef e Iva, ecco perché allo Stato conviene aumentarle

Ecco l’elenco di 100 tasse che si devono pagare in Italia. L’aumento Iva non compensa la riduzione del cuneo fiscale
Sono imposte, tasse, ritenute, ma anche tributi e addizionali. Ci riferiamo a tutti i soldi che ogni anno gli italiani versano a vario titolo allo Stato. In merito la Cgia di Mestre le tasse che gravano sugli italiani le ha contate ad una ad una trovandone ben 100 che sono state messe in rigoroso ordine alfabetico. Il prelievo sui privati e sulle persone fisiche è comunque concentrato su Irpef ed Iva che garantiscono il 54% del gettito.
Ecco perché l’aumento dell’Iva o delle addizionali portano nelle casse dello Stato, dei Comuni e delle Regioni soldi sicuri per trovare quelle risorse tali da garantire la tenuta dei conti pubblici. Ed il tutto a discapito delle famiglie, mentre dalle imprese lo Stato incassa una quota rilevante del prelievo fiscale complessivo dall’Irap e dall’Ires.
L’Ufficio Studi dell’Associazione degli artigiani mestrina ha calcolato che nel 2013 ogni italiano in media verserà complessivamente la bellezza di 11.800 euro tra tasse, imposte, contributi previdenziali e tributi. Ed il tutto includendo anche i bambini e coloro che hanno un’età superiore ai cento anni.
Inoltre, il Governo italiano con una mano dà e con l’altra prende visto che, come denuncia il Codacons, la riduzione del cuneo fiscale non riuscirà a compensare gli effetti negativi legati all‘aumento dell’Iva, dal 21% al 22%, scattato dallo scorso 1 ottobre del 2013 nel pieno di una crisi politica che poi è rientrata.
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