Berlusconi paragona i suoi figli agli ebrei oppressi da Hitler

Solo ieri vi parlavamo di come la memoria degli ebrei uccisi durante l’Olocausto venga spesso offesa da atteggiamenti, gesti e dichiarazioni, portando ad esempio il caso dell’inserzione online, riguardante la vendita su Ebay di oggetti appartenuti alle vittime del campo di concentramento di Auschwitz.
A proposito di dichiarazioni poco rispettose delle persone morte a milioni durante l’oppressione nazista, vanno registrate le parole pronunciate dall’ex Premier Berlusconi, che in una intervista che sarà presente nel nuovo libro di Bruno Vespa, ha paragonato la situazione di malessere in cui vivono i suoi figli a quella vissuta dalle famiglie ebree durante la dittatura di Hitler.
Del libro in questione, dal titolo “Sale, zucchero e caffè”, sono trapelati alcuni passaggi in cui Silvio Berlusconi parla del difficile momento attraversato da lui e dalla sua famiglia. La frase in questione è stata pronunciata nel tentativo di sottolineare il disagio vissuto dai suoi figli in Italia, ma come era lecito aspettarsi ha subito sollevato polemiche, in primis in Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica romana, che ha definito alquanto infelice l’uscita del Cavaliere.
Nel nuovo libro di Bruno Vespa Berlusconi parla anche del fatto di non aver mai pensato di lasciare l’Italia, amando questo paese e avendo costruito qui le sue radici di uomo di sport, imprenditore e leader politico. Un amore profondo per l’Italia che, tuttavia, non gli ha impedito di provare una profonda indignazione per i continui attacchi giudiziari di cui si sente vittima, a partire dalla vicenda relativa ai diritti tv Mediaset, per cui è stato condannato in modo definitivo in Cassazione, e di fronte alla quale, come insegnatogli dai genitori, si sente di comportarsi con la sua usuale dignità.
via: http://www.repubblica.it/
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