Legge di Stabilità deludente e inutile per fisco e credito

Proteste dei sindacati contro la legge di stabilità, deludente e inadeguata

La Legge di Stabilità, prossima all’approvazione dopo che il Governo ha posto la fiducia, non piace ai Sindacati, e nemmeno alle associazioni delle imprese. Più volte sono stati chiesti provvedimenti in grado di dare una scossa all’economia e di riportare l’Italia sul sentiero della crescita, ma le misure adottate dall’Esecutivo sono fin troppo leggere.
Per esempio Unimpresa, per voce del Presidente Paolo Longobardi, giudica la Legge di Stabilità non solo pasticciata, ma anche deludente dal lato del fisco e del credito. Questo perché le Pmi per rilanciarsi hanno bisogno di un abbassamento della pressione fiscale, e nello stesso tempo hanno bisogno di credito non sempre ottenibile a causa delle restrizioni imposte dal sistema bancario.
Nei giorni scorsi anche Rete Imprese Italia ha chiesto al Parlamento ed al Governo più coraggio e più senso di responsabilità, ma a questo punto è alto il rischio che questi inviti cadano nel vuoto. Ne sono consapevoli i Sindacati che, dopo un mese di scioperi su base territoriale, hanno deciso di non mollare la presa. Il 14 dicembre del 2013, infatti, Cgil, Cisl e Uil, uniti e compatti più che mai, torneranno in piazza attraverso l’organizzazione di manifestazioni su base regionale.
D’altronde pure le proposte dei Sindacati rischiano di cadere nel vuoto visto che è stato chiesto di ridurre il carico fiscale sui lavoratori e sui pensionati, e di innalzarlo sulle rendite. Perché l’Italia deve rialzarsi in fretta, e perché di troppo rigore il Paese rischia di affondare.
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