Calcio giovanile, genitori litigano e l’allenatore Birindelli sospende la partita: punito dalla Figc

Lite sugli spalti fra genitori per una partita di calcio, l’allenatore delle giovanili del Pisa Birindelli ritira la squadra, che però viene punita dalla Federazione Gioco Calcio
Il calcio a livello giovanile spesso finisce in prima pagina per notizie poco edificanti per il mondo dello sport, i cui protagonisti sono sovente genitori convinti che i propri figli siano dei campioni incompresi. Solo a fine ottobre vi abbiamo parlato di un fatto increscioso avvenuto a Nardò, con genitori che schiaffeggiano il compagno di squadra del loro figlio per non avergli passato la palla, ma episodi del genere avvengono ogni weekend sui campi minori e raramente finiscono sulle pagine dei giornali.
A riportare il problema sotto i riflettori ci ha pensato recentemente Alessandro Birindelli, ex terzino della Juventus e attuale allenatore delle giovanili del Pisa.
Lo scorso sabato, durante una partita del campionato di categoria contro l’Ospedalieri, l’ex giocatore ha deciso di ritirare i bambini del campo perché sugli spalti due genitori avevano cominciato a litigare a causa di un passaggio sbagliato da parte del figlio di uno dei due. Un gesto forte, quello di Birindelli, che ha ricevuto elogi unanimi da molti personaggi dell’ambiente, ma che non è piaciuto alla federazione.
La Figc pisana, infatti, con una decisione quantomeno contraddittoria ha deciso di non punire il tecnico, ma ha inflitto alla società una multa di 109 euro e, soprattutto, ha decretato la sconfitta a tavolino per 0-3.
La decisione presa, per quanto a norma di regolamento, si dimostra poco elastica, perché l’impressione è che non si sia sfruttata l’occasione di impartire una lezione importante a genitori poco educati e che, come spesso accade, sui piccoli calciatori riversano frustrazioni e fragili aspettative. Nel post partita Birindelli aveva spiegato che il suo gesto voleva servire a educare genitori, che a loro volta hanno la responsabilità di educare dei figli; non stupisce quindi la sua amarezza e la sua dichiarazione dopo aver appreso la decisione della Figc: “E’ stata persa un’occasione. All’Italia manca la cultura sportiva”.
via: http://www.repubblica.it/
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