Non paghi il condominio? L’amministratore può emettere il decreto ingiuntivo

Rate condominio, decreto ingiuntivo in caso di morosità, come quando non si paga il mutuo di casa
Chi ha acquistato la casa con un mutuo, ancora in corso di pagamento, spesso riesce a fatica a pagare le rate. E lo stesso dicasi spesso anche per chi vive in affitto e deve pagare il canone di locazione. In questi casi tra l’affitto e la rata del condominio spesso si sceglie di pagare prima il padrone di casa, con la conseguenza che spesso cresce il debito nei confronti dell’amministratore di condominio.
Poi ci sono anche coloro che, indipedentemente dalle disponibilità economiche, sono colpiti da sospetta amnesia e per mesi e mesi non pagano le quote condominiali. Pur tuttavia le cose sono cambiate già da un po’ visto che pure per le morosità condominiali possono scattare le procedure esecutive.
In particolare, la Confabitare fa presente come con la riforma del condominio dal 18 giugno del 2013 lo scenario sia cambiato a tutela di chi le quote del condominio le paga regolarmente. In pratica la legge impone, per non far pesare le morosità su chi paga, che l’amministratore di condominio, dopo i classici solleciti, si attivi per recuperare le somme di chi non paga le quote con l’emissione dei decreti ingiuntivi.
In altre parole non pagare le quote del condominio comporta oramai dei rischi allo stesso modo di quando non si paga l’affitto o la rata del mutuo. La Confabitare ha tra l’altro condotto un’indagine sui capoluoghi d’Italia dove nel 2013 è cresciuta rispetto all’anno precedente la morosità sulle rate condominiali. Ebbene, in testa c’è Bologna e poi Roma, Napoli, Torino, Milano, Catania e Firenze.
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