Sconti fiscali fino a 200 mila euro in Sicilia, nelle zone franche urbane

Piccole imprese in Sicilia, l’Agenzia delle Entrate istituisce delle agevolazioni fiscali in particolari territori. Ecco quali sono
Le agevolazioni fiscali e contributive nelle cosiddette zone franche urbane della Regione
Sicilia sono fruibili attraverso i minori versamenti, ovverosia effettuando la compensazione attraverso il modello F24 da trasmettere solo ed esclusivamente utilizzando i canali telematici Entratel o Fisconline.
Ne dà notizia il Quotidiano telematico FiscoOggi dopo che l’Agenzia delle Entrate per ogni zona franca ha istituito i rispettivi codici tributo per sconti fiscali, a favore delle piccole e delle piccolissime imprese, che non possono comunque superare i 200 mila euro. La soglia inoltre si dimezza per quelle imprese operanti nel comparto del trasporto su strada.
Ricordiamo che, in ordine alfabetico, le zone franche urbane della Sicilia che godono del regime di favore sono quelle di Aci Catena, Acireale, Bagheria, Barcellona Pozzo di Gotto, Castelvetrano, Catania, Enna, Erice, Gela, Giarre, Lampedusa e Linosa, Messina, Palermo (Brancaccio), Palermo (Porto), Sciacca, Termini Imerese (inclusa area industriale), Trapani e Vittoria.
Nate sul modello francese, nelle zone franche urbane le piccole e piccolissime imprese, nel rispetto dei massimali previsti, godono dell’esenzione dal pagamento dell’imposta regionale sulle attività produttive (Irap), esenzione dall’Imu, l’imposta municipale propria. Ed ancora esenzione dal versamento delle imposte sui redditi ed esonero dal versamento dei contributi a valere sulle retribuzioni pagate ai lavoratori dipendenti.
Le potenziali aree individuabili come zone franche urbane, in accordo con quanto riporta il sito del Ministero dello Sviluppo Economico, sono quelle della provincia di Carbonia – Iglesias e delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza, ovverosia Calabria, Campania, Puglia ed appunto la Sicilia.
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