Rimborso Wind per disservizi del 13 giugno: solo 80 centesimi, i Consumatori protestano

Wind fissa rimborsi blackout, ma è una miseria: solo 80 centesimi all’ora
Il 13 giugno del 2014 fu un venerdì nero per Wind – Infostrada a seguito di un blackout totale dei servizi di Wind di telefonia e di accesso ad Internet su tutto il territorio nazionale.
Milioni di clienti rimasero isolati e di conseguenza le Associazioni dei Consumatori si sono subito mobilitate per concordare con Wind gli indennizzi a favore degli utenti per i disagi subiti. Questi disagi valgono appena 80 centesimi di euro l’ora.
A farlo presente è CODICI – Centro per i Diritti del Cittadino, che non ha aderito all’accordo Wind-Consumatori a causa proprio dei bassi indennizzi stabiliti dalla società di servizi di telecomunicazioni. Nel dettaglio il rimborso, oggettivamente risibile, è di 80 centesimi di euro l’ora per interruzioni di servizio fino a tre ore, ed appena 0,35 euro l’ora per interruzioni fino a sette ore.
Di riflesso Codici, nel rinunciare a aderire all’accordo, ha annunciato l’avvio di un’azione collettiva risarcitoria con lettera di adesione che si può scaricare direttamente online dal sito Internet del Centro per i Diritti del Cittadino.
Tra le Associazioni di Consumatori che non ha aderito all’accordo Wind sugli indennizzi ai clienti c’è anche il Movimento Difesa del Cittadino che ha contestato il fatto che i rimborsi spetteranno solo a coloro che hanno presentato il reclamo entro e non oltre la data di mercoledì 16 luglio del 2014.
Al pari di Codici, anche MDC ha invitato i clienti Wind a continuare ad inviare le domande per ottenere il rimborso bollando i termini fissati dall’operatore come una ‘limitazione inaccettabile’.
Link:
http://www.difesadelcittadino.it/
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