Ipotiroidismo, ecco i cibi da evitare assolutamente

L’ipotiroidismo si può curare a tavola: ecco la lista degli alimenti che non bisogna mangiare se si soffre di disturbi alla tiroide
L’ipotiroidismo è un’affezione che riguarda la tiroide, quella famosa ghiandola che dalla parte alta del collo, regola la secrezione di ormoni atti a regolare il metabolismo basale.
Il significato ultimo del termine, riguarda la poca secrezione degli ormoni tiroidei, che si traduce in un abbassamento del metabolismo e altre più gravi complicazioni, se non curata in tempo. Alla base dell’ipotiroidismo ci sarebbe la carenza di iodio, elemento chimico fondamentale al corretto funzionamento della sopracitata ghiandola.
Solitamente, la cura dell’ipotiroidismo si traduce nella somministrazione di levotiroxina, che sarebbe un principio attivo simile all’ormone tiroideo mancante, ma la stessa deve essere affiancata ad una corretta dieta, che bandisca la consumazione di determinati alimenti, che secondo le ricerche, interferiscono con la funzione tiroidea.
Alimenti da evitare per chi ha l’ipotiroidismo
Al primo posto ci sono le verdure che appartengono alla famiglia delle Brassicacee, ossia broccoli, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiore, cavolo verde, senape e cime di rapa.
Secondo la scienza, la consumazione di questi poc’anzi citati alimenti dovrebbe essere evitata perché contengono naturalmente delle sostanze chimiche che si chiamano gozzigeni che influenzano la funzione della ghiandola tiroidea.
Seguono poi,tutti gli alimenti a base di soia, e quindi: tofu, farina di soia, lecitina di soia, che contengono la genisteina. Quest’ultima è un isoflavone, che causa il mal assorbimento dello iodio, sostanza già carente nei soggetti che soffrono di ipotiroidismo.
A concludere la lista, degli alimenti vietati, ci pensano la manioca e gli spinaci. La prima, tubero di origine sudamericana, è naturalmente ricca di tiocianato; sale inorganico che se assunto in quantità esagerate è in grado di compromettere le reazioni fisiologiche della tiroide, portando quest’ultima all’ipotiroidismo. Infine, per gli spinaci vale lo stesso discorso fatto per la famiglia delle Brassicacee, visto che anche loro sono naturalmente ricchi di gozzigeni.
Ovviamente prima di variare la propria dieta in relazione al seguente articolo è necessario consultare il proprio medico.
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