Traffico di droga e contrabbando per rilevare il Pil

L’eurostat vuole includere anche le attività illegali e sommerse, come droga e prostituzione, nella stima del Prodotto Interno Lordo
In ogni Paese industrializzato c’è un’economia sotterranea, il cosiddetto sommerso, che fino ad oggi nel Vecchio Continente non veniva incluso nella formazione della ricchezza e, quindi, nella rilevazione del Prodotto Interno Lordo europeo. Ma le cose ben presto cambieranno visto che l’Istituto di Statistica del Vecchio Continente, l’Eurostat, intende ora includere anche tale componente.
Trattasi di una quota di Pil sommerso che è generata non solo dall’evasione fiscale che magari in Paesi come l’Italia è ancora molto alta, ma anche dalle attività illegali che partono dal traffico di droga fino ad arrivare alla prostituzione e passando per il contrabbando.
In merito la Federconsumatori ha lanciato l’allarme visto che già a livello statistico si commettono errori per l’economia emersa, figuriamoci per i traffici illeciti che potranno essere misurati a conti fatti solo a spanne o quasi. Inoltre secondo l’Associazione dei Consumatori trattasi di una scelta che è non solo discutibile dal punto di vista etico e morale, ma anche di pessimo gusto.
Non la pensa così invece il Codacons che, di contro, promuove a pieni voti l’iniziativa da parte di Eurostat, che dovrebbe partire dal mese di settembre del 2014, di inserire droga, contrabbando e prostituzione nel calcolo del prodotto interno lordo. Secondo l’Associazione dei Consumatori e degli Utenti in questo modo i dati sulla crescita economica tenderanno ad essere finalmente quelli reali abbattendo ogni ipocrisia a partire da Paesi come il nostro, come se le attività illegali non esistessero.
loading...