Omicidio – suicidio, nonno si getta nel fiume con il nipotino malato

Tragedia a Rovigo: nonno prende il nipote disabile e si suicida nel fiume
Dramma della disperazione quello che si è consumato a Lendinara, provincia di Rovigo, dove ieri pomeriggio un nonno ha deciso di uccidere sé stesso e il nipotino gravemente malato, gettandosi in un fiume. Un gesto, quello dell’anziano 73enne, che i carabinieri hanno definito omicidio-suicidio, ma che alla base ha probabilmente l’incapacità dell’uomo di tollerare le sofferenze cui il nipote era sottoposto. Il bambino di cinque anni, infatti, soffriva di una grave malattia genetica e necessitava di cure costanti.
Nel pomeriggio di ieri il piccolo era stato affidato al nonno perché i genitori si trovavano a Perugia per un convegno incentrato proprio sulla malattia di cui soffriva il figlioletto. Secondo le prime ricostruzioni l’anziano avrebbe portato il bimbo, costretto su una sedia a rotelle, a fare una passeggiata lungo il fiume Adigetto, lo avrebbe preso in braccio e insieme a lui si sarebbe gettato in acqua. Ironia della sorte a scoprire i corpi è stato uno zio del piccolo, un poliziotto, che mentre faceva jogging sulla riva del fiume avrebbe prima riconosciuto la carrozzina del nipote, e dopo una breve ricerca ha rinvenuto nonno e bambino abbracciati mentre galleggiavano a pelo d’acqua. L’uomo ha immediatamente chiamato i soccorsi, che non hanno potuto far altro che constatare la morte per affogamento, per quanto non sia escluso si decida di ricorrere all’autopsia per confermare le cause dei due decessi.
Un dramma, quello di Lendinara, che nasconde il dolore di un nonno di fronte alla sofferenza di un nipote, ma che sulla piccola comunità veneta si è abbattuto inaspettato. L’anziano, infatti, insieme allo zio poliziotto e ad altri parenti si prodigava con continuità per aiutare i genitori ad accudire il bambino malato.
via: http://www.repubblica.it/
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