Cassa integrazione in deroga, addio alla fine del 2016

Ammortizzatori sociali, con il Jobs Act sparisce la cassa integrazione in deroga, sostituita dai fondi di solidarietà bilaterale
In materia di ammortizzatori sociali, la cassa integrazione in deroga in Italia sparirà a partire dalla fine dell’anno 2016. La conferma arriva in merito dal Jobs Act, la tanto discussa e criticata riforma del lavoro varata dal Governo Renzi.
Dal 2017, in accordo con quanto riporta la Cgia di Mestre, la cassa integrazione in deroga sarà sostituita dai fondi di solidarietà bilaterale a loro volta introdotti con un’altra riforma indigesta, quella del Ministro Fornero ai tempi del Governo Monti.
L’Esecutivo ha assicurato che questo cambiamento non porterà all’assunzione di ulteriori oneri a carico delle Pmi, ma dove troverà al riguardo le risorse il Governo per continuare ad assicurare i nuovi ammortizzatori sociali a quei lavoratori delle piccolissime imprese che sono circa quattro milioni?
A chiederselo è proprio l’Associazione degli artigiani mestrina che, in attesa che si faccia maggiore chiarezza, ha intanto calcolato il costo complessivo degli ammortizzatori sociali durante la crisi, ed in particolare dall’anno 2009 all’anno 2013 al netto dei contributi figurativi.
Ebbene, il costo complessivo è stato pari a ben 59 miliardi di euro, di cui poco più di 16 miliardi a carico della fiscalità generale, e ben 42,8 miliardi di euro coperti attraverso i contributi che sono stati pagati dalle imprese e dai lavoratori dipendenti.
Negli ultimi anni, in accordo con quanto dichiarato da Giuseppe Bortolussi, il Segretario della Cgia di Mestre, ad aumentare è stata proprio la quota di risorse che, a carico della collettività, ha permesso di coprire le misure di sostegno al reddito dei lavoratori che a causa della crisi hanno perso il posto.
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