Troppi videogiochi, imprenditore accoltella il figlio e poi si suicida

Casciago (Varese), Imprenditore disperato per la crisi economica, litiga col figlio per un motivo banale, e lo colpisce con un coltello. Imprenditore trovato suicida nella sua stessa azienda. Il figlio non è in pericolo di vita.
La tragedia avvenuta ieri mattina in provincia di Varese è riconducibile, con ogni probabilità, alla difficile crisi economica che si ripercuote su molte aziende italiane, ma coinvolge anche i difficili rapporti che a volte possono instaurarsi fra genitori e figli adolescenti.
Protagonista e vittima della vicenda è un uomo di 53 anni, proprietario di una azienda che produce armadi per contenere server informatici e che secondo alcune indiscrezioni sta subendo le conseguenze della crisi economica che da anni attanaglia il nostro paese. Ieri mattina l’imprenditore, residente in una frazione di Casciago, vicino al lago di Varese, ha richiamato duramente il figlio 15enne che stava giocando ai videogiochi nella tavernetta della loro villetta, esortando il giovane a mettersi a studiare.
Alla risposta piccata del figlio (“Io gioco quanto voglio e poi vado a farmi il tapis roulant”), a testimonianza delle tensioni già presenti fra i due, l’uomo ha preso un coltello da cucina e lo ha colpito tre volte, prima di salire in macchina e dirigersi alla sua azienda, situata a Brunello, dove l’imprenditore si è ucciso con una coltellata al cuore.
Il giovane, secondo di tre fratelli, ha richiamato subito l’attenzione della madre, la quale vedendo il figlio ricoperto di sangue ha chiamato ambulanza e carabinieri. L’adolescente ferito è stato subito portato in ospedale, ma le sue condizioni non sembrano gravi, avendo riportato lievi ferite che non coinvolgono organi interni. Le forze dell’ordine si sono invece messe alla ricerca dell’uomo, ritrovandolo poi senza vita in uno stanzino dell’azienda che non riusciva a tirare fuori dalla crisi, e che unita al nervosismo per i problematici rapporti con il figlio lo ha portato a questo estremo gesto di follia.
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