Disfatta campi elettromagnetici 3, la laurea slitta a settembre



Niente da fare. Il temuto esame di campi elettromagnetici 3 (ora ribattezzato ‘propagazione guidata’), scritto ostico e orale con la terribile regola “una domanda: se la sai, un’altra domanda. Se non la sai, bocciato”, blocca il mio faticoso cammino verso la laurea triennale in ingegneria delle telecomunicazioni, rimandando di fatto la tesi a settembre.
Ieri mattina allo scritto c’erano 8 persone, molte delle quali più volte stroncate all’orale. 1 esercizio, non particolarmente difficile, ma nonostante la ti – 89 (calcolatrice grafica e scientifica comprata per l’occasione), non vado oltre la risicata promozione (D –, quando il massimo è A, anche se non lo piglia mai nessuno) che mi dà diritto ad un orale, poche ore più tardi.
Ma io non parlerei di bocciatura all’orale (sarebbe addirittura la prima volta per me), quanto di ‘non superamento dello scritto’: quando prendi D –, cioè il minimo del minimo del minimo, o hai studiato tutto, fai un orale brillante e prendi 18, oppure vieni bocciato.
Vi risparmio il resto della narrazione: mi capita una domanda (guarda caso) su un argomento di cui praticamente avevo preso male gli appunti, tentenno un po’, fino al crollo finale.
Per la cronaca ieri delle 7 persone ammesse alla prova orale, 1 non si è presentato alla lavagna, 3 sono stati respinti, e 3 hanno superato l’esame. Voto più alto: 23.
E poi c’è ancora qualcuno che dice che ingegneria è facile..
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