Whatsapp torna gratis! Ecco perché.

Whatsapp annuncia dal suo blog che eliminerà il canone. E, sorprendentemente, questo ha dato il via alla valanga di commenti negativi degli utenti.
Tutti si ricorderanno il giorno funesto in cui Whatsapp, la popolare chat che è stata acquistata da Facebook, ha introdotto l’abbonamento annuale da 0,89 centesimi. Le polemiche degli utenti si saranno sentite pure in altre galassie, in quanto a nessuno piace pagare un servizio che, fino a poco tempo prima, era gratuito. Ma col tempo si è fatto buon viso a cattivo gioco, pagando il fantomatico canone e non pensandoci più. Almeno finora, perché la compagnia, come un mago mentre esegue un gioco di prestigio, ha cambiato le carte in tavola per l’ennesima volta, dichiarando che a breve la app tornerà gratis. Attenzione, perché non significa certo che si introdurrà la pubblicità: sai che scocciatura, mentre si scrive a un amico o al moroso, e ti appare un banner! Eppure, gli utenti non sono soddisfatti.
Ma come mai la compagnia ha deciso in questo modo? Perché non tutti gli utenti possiedono una carta di credito o di debito e, forse, la compagnia teme la forte concorrenza di altre app che, in pochi anni, si sono sviluppate in maniera notevole (come Viber e Telegram, per fare un esempio, come la stessa Facebook Messenger, la quale viene usata gratuitamente sia dal pc che da tablet e smartphone). Si ricorda inoltre che Whatsapp non ha mai cambiato, in questo periodo, il suo modello di business, ossia sfruttarla gratis per il primo anno, per poi pagare ogni anno di utilizzo i famigerati 0,89 centesimi.
L’obiettivo nel mirino della compagnia sono le aziende. Il poter connetter le azienda con le persone è il prossimo passo è far usare volentieri Whatsapp alle grandi aziende come se fosse un servizio clienti, per gestire transazioni finanziari (pagamenti compresi) e assistere i clienti attraverso questa app sempre più funzionale. Il problema è che le idee sono tante, ma nulla di concreto. Poi, si ripropone il quesito: le funzionalità in più per le grandi aziende bisognerà farle pagare?
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