Duino Aurisina, Chiesa di San Giovanni in Tuba: il luogo dell’Apocalisse

Tranquilli, il Giorno del Giudizio è ancora lontano, ma il luogo dove avverrà l’Apocalisse è in Friuli, precisamente a Duino Aurisina. Si tratta della chiesa di San Giovanni in Tuba, situata in un contesto particolare: dapprima tempio pagano, poi basilica paleocristiana con monastero benedettino annesso e ora una chiesa gotica, anche abbastanza spoglia, ma circondata da mistero, corsi d’acqua sotterranei, reliquie e leggende sul Giudizio Universale e la resurrezione dei morti.
A Duino Aurisina avverrà l’Apocalisse: i morti resusciteranno, ma non certo in stile zombie come The Walking Dead. E’ una delle leggende del Friuli Venezia Giulia avvolte nel mistero più fitto: la Chiesa di San Giovanni in Tuba, proprio a Duino Aurisina, è sì un luogo sacro come si trovano in ogni città, con il suo imponente edificio in stile gotico a navata unica, ma sorge sui resti di un tempio pagano. Il contesto, ovvero a pochi metri dalle risorgive del Fiume Timavo, contribuisce ad arricchire il mistero.
In un lontano passato, a Duino Aurisina, invece che una chiesa gotica si erigeva un sacello dedicato alla Speranza Augusta: non si sa con esattezza cosa successe, forse andò distrutto per una invasione oppure per una calamità naturale, oppure fu abbandonato. Le testimonianze epigrafiche arrivate ai giorni nostri non soddisfano questa curiosità. Ma come si usava anticamente, al posto del tempio pagano, le comunità paleocristiane eressero una basilica, i cui resti sono conservati nel presbiterio dell’attuale chiesa. Mosaici del V secolo d.C. tra rivoli di acqua e piante di felce a crescita spontanea grazie alla perfetta umidità presente, decorati con elementi geometrici a forma ottagonale simili a quelli presenti ad Aquileia, o nel battistero di Grado. Inoltre, a fianco della chiesa un tempo era presente un monastero benedettino, in quanto i monaci avevano come missione l’evangelizzazione delle popolazioni slave. Le reliquie, messe in una fossa sotto l’altare, furono tolte e nascoste per evitare le razzie dei Longobardi e delle popolazioni barbariche: è stato un bene, perché sia il battistero, sia la basilica furono letteralmente rase al suolo. Ma questo non spiega perché questo luogo è destinato ad essere quello dell’Apocalisse.
Il toponimo Tuba deriva da Tumba, in quanto furono rinvenute delle lapidi e dei monumenti funerari. Ma in latino, Tuba indica un condotto delle acque per la presenza del fiume Timavo e delle sue risorgive molto conosciuto dai Romani, visto l’impianto termale di quell’epoca rinvenuto con gli scavi. La leggenda narra che lungo la via dell’ambra, la chiesa di San Giovanni si chiamata te Tuba perché qui si stabilì una delle prime colonie di sopravvissuti al Diluvio Universale: sarà qui che alla fine del mondo, uno dei quattro Angeli dell’Apocalisse suonerà la sua tromba (tuba in latino) per decretare il Giorno del Giudizio Universale, quando i morti usciranno dalle loro tombe.
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