Hai Sky? Ora paghi ogni 28 giorni, e non ogni mese. E paghi quasi il 10% in più, ecco perchè

Fattura pay-Tv Sky ogni quattro settimane, esposto UNC all’Authority
A partire dalla data dell’1 ottobre del 2017 i clienti Sky Italia riceveranno la fattura di pagamento non più con cadenza mensile, ma ogni 4 settimane, ovverosia ogni 28 giorni allo stesso modo di come fanno ormai da qualche tempo in Italia le società di telefonia mobile per i loro servizi.
In merito a tale decisione l’UNC, Unione Nazionale Consumatori, nel far presente che in questo modo, su base annua, l’abbonamento a Sky Italia costerà l’8,6% in più, ha reso noto d’aver presentato un esposto all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom).
Secondo l’UNC, infatti, il mese rappresenta il periodo temporale minimo in corrispondenza del quale l’utente/consumatore, riguardo ai consumi fatturati, può acquisire delle informazioni corrette e trasparenti anche al fine di andare a valutare le varie offerte sul mercato.
L’Agcom è peraltro intervenuta sull’obbligo di fatturazione con cadenza minima mensile, ma solo sulla telefonia fissa, con la conseguenza che l’Authority al momento non ha preso posizione, invece, su servizi rappresentati dalla pay-Tv.
Di conseguenza, anche sfruttando questo vuoto normativo, la pay-Tv Sky Italia ha a conti fatti colto la palla al balzo cambiando i termini di fatturazione e andando così ad introdurre dei rincari impliciti visto che in un anno i pagamenti ogni 4 settimane passeranno per i clienti da 12 a 13. ‘Libertà di impresa non significa poter fare contratti a proprio piacimento, senza alcuna regola‘, fa presente non a caso Massimiliano Dona che è il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
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