Fincantieri: convince l’accordo con Naval Group

Fincantieri, Naval Group: una storia che piace alla Borsa. Le ultime novità che emergono sull’accordo tra i due giganti del mare fanno salire le azioni Fincantieri (per saperne di più sull’opportunità di investire o meno su questo asset leggi l’approfondimento di Fissovariabile) e gli analisti si dicono ottimisti sulle prospettive che l’accordo potrebbe aprire per la società italiana.
Accordo Fincantieri – Naval Group: non solo crociere
L’accordo, che prevede anche la partecipazione dei francesi di Stx, tra Fincantieri e Naval Group prevede sia una parte civile, quella legata alle navi da crociera, sia una parte militare, legata invece alla produzione di sommergibili.
Le novità hanno reso il titolo italiano protagonista di diverse giornate positive alla Borsa di Milano, Piazza Affari. In una recente audizione alle Commissioni Esteri e Attività produttive in seduta comune, l’amministratore delegato del colosso italiano, Giuseppe Bono, parlando dell’accordo di cooperazione navale con la Francia ha spiegato: “Mettiamo dentro tutto, tutto il militare e tutta la parte delle crociere, la partecipazione che hanno in Stx e tutto il militare che hanno in Naval Group, compresi i sommergibili”.
La realizzazione dei sommergibili per l’Australia
A spiegare meglio i dettagli dell’accordo è stato sempre l’amministratore di Fincantieri che ha raccontato alle Commissioni gli obiettivi dell’accordo.
In particolare, ha evidenziato come Naval Group sia all’opera per rispettare i termini di un contratto per la realizzazione di sommergibili destinati all’Australia che saranno costruiti, proprio, nello stesso cantiere che i costruttori italiani utilizzeranno in caso di vittoria della gara per la realizzazione di alcune fregate (nove) destinate sempre alla Marina militare australiana.
Si tratta di una gara dal valore di circa 25 miliardi di euro. A contendersi il bottino gli spagnoli di Navantia e gli inglesi di Bae Systems.
il Canadian surface combatant
La collaborazione franco-italiana, però, guarda anche dalla parte opposta del mondo e punta verso il Canada. Fincantieri e Naval Group, infatti, sono pronte per partecipare insieme alla gara per la realizzazione del Canadian surface combatant.
Valore del bando è pari a 18 miliardi di euro. Si tratta del più importante e impegnativo programma navale mai promosso dal Governo canadese. Entro metà novembre saranno presentate le manifestazioni di interesse per la gara.
Fincantieri,il parere degli esperti
Scommettere o no sulle azioni della società italiana? Milano Finanza, il quotidiano dedicato proprio alla finanza, ha provato a indagare il sentiment degli analisti dopo le tante novità emerse nel corso dell’audizione dell’amministratore delegato di Fincantieri, Bono.
Positive le aspettative espresse dagli esperti di Banca Imi sulla partecipazione congiunta alla gara canadese. L’unione, in questo caso, fa la forza e aumenta e probabilità di vittoria del bando. “Mentre i dettagli tecnici dell’alleanza devono ancora essere definiti, secondo le dichiarazioni del ceo Bono le due società organizzeranno tutte le loro rispettive attività navali insieme, incluse quelle sottomarine.
Grazie all’alleanza nel settore navale, i due gruppi dovrebbero godere di un portafoglio ordini totale di circa 60 miliardi di euro e di ricavi complessivi pari a circa 10 miliardi di euro”.
Banca Akros approva l’accordo Fincantieri Naval Group
Positivo anche il giudizio di Banca Akros che appoggia i termini dell’accordo preferendoli alla possibilità di una joint-venture. “Sembra che Fincantieri e Naval Group stiano pensando a una fusione completa senza avere alcun asset al di fuori del perimetro; preferiremmo tale scenario all’alternativa della creazione di una joint venture militare italiano-francese 50-50 che potrebbe far assomigliare Fincantieri a una holding”.
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