Italiani disoccupati e con il vizio del gioco



Consumi in calo per le famiglie italiane, ma cresce la spesa per i giochi. Secondo uno studio Agipronews su dati Istat e Confcommercio, ogni italiano residente ha speso nel 2009, nella caccia alla fortuna 906 euro, il 6% dei consumi generali annui, che ammontano a 15 mila euro netti. La tendenza appare più chiara considerando che appena due anni fa i consumi erano pari a 15.454 euro, mentre la spesa per i giochi pubblici si fermava a 713,5 euro, vale a dire al 4,6%. Nell'ultimo biennio, mentre i consumi generali risentivano degli effetti della crisi economica, il comparto giochi è esploso, aumentando la raccolta da 42 miliardi a oltre 54, con un incremento del 29,2%. Un andamento contrapposto in parte spiegabile con la progressiva liberalizzazione dei giochi, velocizzata proprio a partire dal 2007. La spesa pro capite più alta per i giochi si registra nel Centro Italia: 974 euro a persona, contro i 939 nel Nord e gli 824 del Sud. Ma questo dato, preso in termini assoluti, non aiuta a capire quanto tale spesa incida sulla disponibilità economica individuale. In effetti, se si analizza il rapporto giochi-consumi il primato è del Sud, dove la caccia alla fortuna rappresenta nel complesso il 7,2% di quanto speso per tutti i beni di consumo. Il rapporto scende al 6% nel Centro Italia e al 5,5% al Nord.

 


[fonte: Agipronews]

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