Avere un blog fa bene. No, fa male



In questo periodo non sto scrivendo granchè su questo blog, e me ne scuso con i pochissimi (ma buoni) lettori.
Sinceramente, il dover a tutti i costi scrivere qualcosa, tanto per ‘far contento’ lo spider di Google e far sì che questo sia un diario online aggiornato, è una cosa superstressante. A volte, se leggo qualcosa di interessante nella Rete, mi conservo il link e la ‘riciclo’ quando non ho granchè da scrivere..
Per quanto riguarda il tenere aggiornato un blog, su Internet girano opinioni (anche mediche e ufficiali) a dir poco contrastanti.
Secondo questo articolo (datato, ma interessante) del Corriere chi ritiene che il bloggare ogni giorno procuri uno stress così intenso da addirittura far ammalare e accorciare le prospettive di vita.
Al contrario, Repubblica, riprendendo uno studio di un ricercatore australiano, afferma che "tenere un blog è come scrivere un diario che aiuta le persone a esternare le proprie emozioni e a parlare dei propri sentimenti e problemi". In altre parole, meno stress e più salute.
In questo post, poi, si fa l’esempio di come dei pazienti con cancro che affrontino i trattamenti chemioterapici abbiano giovamento nel bloggare, e che, in generale, scrivere su un blog migliora la memoria e il sonno, migliora l’attività delle cellule immunitarie e riduce il carico virale nei pazienti affetti da Hiv; addirittura, velocizza le guarigioni dopo le operazioni chirurgiche.

 


Boh, non so a chi credere. Forse hanno ragione tutti, forse nessuno. Credo che la verità stia nel mezzo: si scrive principalmente per se stessi, e ciò ci fa sentire meglio. Se poi il bloggare non si limita al semplice scrivere, ‘tanto per’, ma diventa un ‘quasi lavoro’, volto alla produzione di articoli sempre nuovi e sempre originali e interessanti, tutti i giorni, più volte al giorno.. beh, allora, è chiaro che diventa un’attività ossessiva e stressante.
Che lo scrivere rimanga sempre e solo un piacevole hobby, e nulla più.

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