Elezione Rettore Cassino, per Vox Studenti regna l’incertezza
Oggi in un’aula della facolta di Ingegneria ho trovato la rivista Vox Studenti di maggio, che dedica un articolo all’elezione del nuovo ‘Magnifico’.
Vi riporto l’articolo, scritto da Alberto Simone.
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Stando ai sondaggi “ufficiosi” il professor Attaianese, forte della sua esperienza nel governo Vigo, sembra essere il più avvantaggiato ma in realtà regna l’incertezza. Diffìcilmente – dicono i più informati – già al primo turno dalle urne uscirà il vincitore, ma molto probabilmente toccherà aspettare la seconda o la terza votazione perché si possa decretare il Rettore che sarà alla guida dell’ Università per i prossimi quattro anni. Intanto la campagna elettorale continua e anche tra i rappresentanti degli studenti – cosi come tra i docenti e tra il personale – sembra regnare l’incertezza e si va delineando una certa spaccatura tra i componenti del senato studenti cosi come tra i consiglieri di consiglieri di facoltà. Alessandro Valente, ex presidente del senato studenti – appena sostituito da Armando-Miele, eletto lo scorso 30 aprile – afferma che «chiunque sarà il prossimo rettore dovrà anzitutto salvaguardare di più gli studenti soprattutto per quanto riguarda il servizio navetta per gli studenti del campus Folcara.
Speriamo di non ritrovarci ancora una volta con un rettore che non ha nulla di Magnifico, un rettore che sa relazionarsi solo con le associazioni che con i fondi autogestiti organizzano iniziative che non infastidiscono il suo operato e non osano mai nominare il suo nome invano. Speriamo che -anche se ingegnere – il futuro Magnifico non sappia far altro che sorridere alle critiche che gli vengono mosse dalle associazioni che si permettono molto modestamente di giudicare come viene amministrata l’Università pubblica, cioè la nostra Università. Più che un Magnifico Rettore ci auguriamo che dalle urne esca un Rettore Magnifico che sappia ridare lustro e prestigio al nostro ateneo. Speriamo insomma che il futuro Rettore con cui ci confronteremo sappia risponderci con i fatti e non con le risate. Lei, intanto, Magnifico Rettore, continui pure a sorridere se lo ritiene opportuno, noi non ci offendiamo. Come diceva il grande Montanelli citando Chateaubriand «il disprezzo va usato con parsimonia in un Paese – e in Università, aggiungiamo noi – cosi piena di bisognosi».
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Potete leggere l’articolo comodamente anche in pdf, scaricandolo da qui.
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