Turismo nautico, dati statistici molto negativi: calo del 56%



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L’anno scorso è stato molto brutto e negativo per il turismo nautico

Anche se le previsioni per il 2013 non sono molto incoraggianti, il 2012 per ora si conferma un anno molto nefasto per il turismo, anche per i diportisti nei porti italiani. Lo si evince dalla quarta edizione del Rapporto sul Turismo Nautica, curata dall’Osservatorio Nautico Nazionale. Questo ente ha indetto una indagine approfondita, ove , risulta che questo tipo di turismo ha avuto un calo del 56% rispetto alla stagione 2011.

La crisi economica è la causa principale, supportata dal calo dei contratti di ormeggio annuali e di quelli in transito (rispettivamente, 26% in meno e 34% in meno).

 


Da ricordare inoltre che i ricavi degli ormeggi a gestione pubblica è stata del 39% in meno e il 21% in meno sul settore charter. I diportisti navigano meno, troppe spese e troppe tasse da pagare, come la tassa di possesso, variabile a seconda della grandezza della barca, oltre al posto barca e i costi di manutenzione del loro mezzo, ma anche i sempre più intensi controlli fiscali e l’eccessiva burocrazia hanno contribuito a far passare la voglia di navigare ai diportisti.

Lo stesso Rapporto però ha evidenziato l’incremento dell’offerta di strutture e infrastrutture adibite ai servizi portuali sul territorio nazionale (i dati di riferimento sono stati raccolti a partire dal 2007).

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Il primo posto lo conquista la Sicilia, con 89 infrastrutture, al secondo la Sardegna con  80 e la Liguria con 53; 546 unità presenti in Italia. Questo significa che si naviga meno, ma i porti e i servizi aumentano.

Se in molti lo considerano un fatto positivo, uno dei curatori della pubblicazione, il Prof. Gian Marco Ugolini, sostiene che sia un segnale d’allarme, perché l’unico motivo dell’aumento di infrastrutture è che sono progetti pluriennali. Insieme al Rapporto, è stata presentata la seconda edizione del NaQI, l’indice che midura la qulità nautica delle province di mare italiane. Sale al primo posto la provincia di Olbia Tempio, scalzando le province di Lucca e Genova, ora al secondo e terzo posto.

 

Fonte: http://www.tafter.it/2013/02/23/turismo-il-2012-anno-nero-per-il-turismo-nautico-italiano/

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