Consumi famiglie, ecco perché non si arriva più a fine mese

Allarme rincari: ecco i dati degli aumenti di tariffe e costo della vita negli ultimi anni
Dall’introduzione dell’euro tante, troppe famiglie hanno fatto rinunce a causa dei rincari. Poi negli ultimi cinque anni la crisi ha fatto il resto con la conseguenza che è sempre più difficile spendere meno di quel che è in famiglia il reddito da lavoro. Da questo punto di vista non è stato di certo d’aiuto l’andamento di molte tariffe, dall’acqua al gas e passando per i pedaggi autostradali, i rifiuti, l’energia elettrica ed i servizi postali. Un Rapporto della Cgia di Mestre, non a caso, rivela come dal 2002 al 2013 l’inflazione sia aumentata del 25,9% a fronte di un incremento medio delle tariffe per i servizi postali del 33,5%.
Ma questo è solo il confronto meno aspro visto che c’è stato dal 2002 al 2013 un +46% per l’energia elettrica, +49,9% per i biglietti del treno, +51,9% per le tariffe del trasporto urbano. Ed ancora il bollettino di guerra continua con incrementi ben oltre l’inflazione dal 2002 al 2013 per i pedaggi autostradali (+52,8%), per i rifiuti (+61,9%), per il gas (+63,6%) e per le bollette dell’acqua addirittura con un +82%.
L‘allarme rincari non finisce peraltro qui visto che, stando alle previsioni dell’associazione degli artigiani mestrina, con la nuova Tares c’è il rischio di un’ulteriore stangata valutata in 40 euro medi annui in più a famiglia.
E siccome piove sul bagnato, i sogni degli italiani, con sempre meno soldi in tasca, sono turbati anche dal fatto che ad oggi non c’è certezza sull’Iva, se aumenterà o meno di un punto, e sulla prima rata dell’Imu che, per il momento, è stata solo congelata.
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