Abolizione Imu ed aumento Iva: con la service Tax meno tasse per gli italiani?

L’Unione nazionale Consumatori spera che i provvedimenti del Governo che hanno portato all’abolizione dell’Imu siano realmente efficaci per scongiurare un aumento dell’imposizione fiscale con la service Tax
Il Governo del Premier Enrico Letta ha trovato la quadratura finanziaria e politica per abolire l’Imu sulla prima casa, ma ora si spera che la misura sia realmente favorevole per le famiglie e non una semplice partita di giro in vista dell’introduzione della nuova Service Tax.
In altre parole non si deve giocare sui nomi e sui trasformismi di natura fiscale per meri giochi politici, altrimenti gli italiani continueranno ad essere stangati con un’elevata pressione fiscale e tributaria attraverso una ridefinizione dei nomi da dare alle imposte. Una specie di gioco delle tre carte giusto per rendere l’idea.
Antonio Armao, che per l’Unione Nazionale Consumatori (UNC) è esperto in materia di tasse e tributi, auspica che realmente come promesso peraltro dal Premier Letta l’Imu abolita sia realmente una misura “tax free”, e che nello stesso tempo venga scongiurato l’aumento dell’Iva di un punto programmato per il prossimo mese di ottobre del 2013.
Sull’aumento dell’Iva è tornato a ribadire la necessità di porre lo stop anche il Codacons che ricorda come la tassazione, così come prevede la Costituzione Italiana, debba rispettare il principio di progressività fiscale. Invece l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto colpisce tutti, ricchi e poveri, facendo chiaramente più male alle tasche di chi ha di meno quando invece è il contribuente con un reddito più alto che dovrebbe dare di più alla collettività.
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