Tasse non pagate o auto di lusso? Attenti a cosa metti su Facebook, il Fisco ti osserva

La lotta contro l’evasione fiscale si combatte anche sui social network: il Fisco fa indagini su ciò che viene pubblicato su Facebook, Linkedin e Twitter
I social network oramai anche per gli internauti italiani sono diventati uno strumento di comunicazione e di interazione di uso quotidiano. Anzi, sempre più spesso social network come Facebook e Twitter rappresentato strumenti ideali per far conoscere e promuovere la propria attività professionale o imprenditoriale. Oppure per lanciare una petizione o per promuovere una causa sociale o umanitaria.
Pure il Fisco usa i social network per monitorare se il reddito dichiarato corrisponde con il reale tenore di vita del contribuente. Ad affermarlo è Contribuenti.it, il sito dell’ Associazione Contribuenti Italiani, nel sottolineare come il Fisco stia incrementando le “indagini” sui contribuenti attraverso canali come Linkedin, Twitter e Facebook in base alle segnalazioni raccolte nel corso dell’anno da parte dello Sportello del Contribuente dell’Associazione.
Di conseguenza, se avete acquistato una macchina di lusso, o una bella moto, e prendete la decisione di metterla in bella mostra attraverso una galleria fotografica su Facebook, sappiate che non è poi raro il rischio di un accertamento. Questo perchè nel confronto tra capacità di spesa e reddito dichiarato, attraverso strumenti di accertamento come lo spesometro ed il redditometro, il Fisco potrebbe valutare l’avvio di un controllo.
Di conseguenza, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani raccomanda agli utenti di Facebook, Linkedin, Twitter e ogni altro social network, di innalzare in ogni caso i livelli di privacy nell’utilizzo di questi mezzi di comunicazione al fine di blindare i servizi da ogni tentativo di intrusione.
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